giovedì 18 dicembre 2014

Homesick

Come non pensare in questo periodo all'emozione e alla bellezza del momento in cui con tutta la famiglia ci si ritrova intorno al presepe e all'albero per lo scambio di doni ... e quando dico famiglia intendo molteplici generazioni che passano una giornata insieme tra risate, grandi abbuffate e giocate a tombola e/o a carte.

sabato 13 dicembre 2014

L'omino di pan pepato


Chi lo avrebbe mai detto che questa favola tanto ascoltata fino a consumare il file (santo lo zio Piero), diventasse realtà'

"C'era una volta un'anziana coppia che non aveva figli. Durante un particolare inverno freddo e silenzioso, marito e moglie si sentivano tristi e soli. Così l'anziana signora decise di creare un bambino dando forma ad un impasto. 

lunedì 1 dicembre 2014

ll boscaiolo e l'albero di Natale


Non nascondiamo ai nostri amici ecologisti che oggi ci e' proprio sembrato di toccare i limiti del proibito, ma oramai e' fatta!

Abbiamo fatto l'esperienza, per noi nuova e quindi meritevole di essere raccontata, della ricerca, taglio e carico sul tetto della macchina del nostro albero di Natale: un vero  albero, profumato di resina, con gli aghi ed i ghiaccioli  che cadono dappertutto.....mai successo prima d'ora!


venerdì 7 novembre 2014

Mentor Program


Il mentor program  è  una esperienza che viene proposta ai bambini di quarta e quinta elementare. Sostanzialmente si da loro la possibilita'  di approfondire con un mentor esterno alla scuola, un ambito lavorativo/professionale  di loro interesse, ma non necessariamente legato a quello che desiderano “fare da grandi”.


sabato 27 settembre 2014

Shoulder to shoulder

A volte lo spunto per una riflessione sulla vita da queste parti può arrivare anche da eventi non lieti.

Ero dubbioso se pubblicare questo post, ma in fondo anche questo è parte della nostra esperienza di vita negli Stati Uniti, o meglio in questo specifico posto dove viviamo, Winchester (MA).
In effetti poi non sono neanche sicuro che quanto sia successo sia generalmente proprio  della cultura americana ... oppure se il fatto di esserci spostati da una grande città come Roma ad un paese di 25.000 anime, ci ha palesato meccanismi sociali ed istituzionali di cui semplicemente  ignoravamo l'esistenza  in patria.

lunedì 1 settembre 2014

AAA Cercasi nuovo Sopraintendente del Distretto Scolastico

Ebbene si, il vecchio Sovraintendente del Dipartimento dell'Educazione del Comune di Winchester (MA), sta andando in pensione!Stiamo in questi giorni assistendo al processo di assunzione della persona che a partire dal prossimo anno, sara' chiamato  a svolgere il suo ruolo e le funzioni a questo preposte.

E voi che c'entrate? Si chiederà qualcuno.

venerdì 29 agosto 2014

Reading Rocks

La nuova lista è pronta!
  
Ogni anno, per i ragazzi di quarta e quinta elementare delle cinque scuole elementari di Winchester (MA),  viene definita la "lista dei libri suggeriti" come lettura, che distribuita a tutti gli studenti, e resa disponibile presso la Biblioteca ed il negozio di libri.

Per gli studenti che entro la Primavera dell'anno successivo, avranno letto almeno cinque libri della lista potranno votare il loro favorito, mentre chi ne avrà letti almeno 8 potrà essere candidato per partecipare alla sfida cittadina come rappresentante della propria scuola alla "Battaglia dei Libri", che si svolge a Maggio.

giovedì 28 agosto 2014

ASRoma a Boston

Ok! Non ho resistito.

Anche quest'anno la Magggica è venuta a Boston, e questa volta per giocare una partita, e io ne ho approfittato.

lunedì 26 maggio 2014

Tax return: Prima esperienza

Fatto!

Anche noi abbiamo superato l'ostacolo della prima esperienza con la dichiarazione delle tasse US.


Qualche commento?

La prima cosa che si nota è quanto sia qui ben chiaro il concetto di federalismo:ogni anno  si compila una dichiarazione all'IRS -Internal Revenue Service ( www.irs.gov) per la parte federale, e poi si compila  nuovamente  la medesima dichiarazione, specifica per quegli Stati dove si è stati per lavoro. Bada bene: non sto parlando di un contratto di lavoro da libero professionista, bensì  di un contratto di dipendenza con una Company, che periodicamente manda il suo dipendente a lavorare in altri Stati.
Inutile dire che ogni Stato applica una diversa aliquota di tassazione.

giovedì 15 maggio 2014

#thankateacher




Facciamo da sponda alla nostra amica Renata con il suo post, raccontando la nostra prima esperienza  di "Teachers Appreciation Week".
Tutti noi genirori sappiamo quando dobbiamo essere grati agli insegnanti dei nostri figli per il percorso formativo  attraverso il quale i bambini vengono supportati quotidianamente nell'apprendimento di " cose nuove".

martedì 13 maggio 2014

MCAS -Massachusetts Comprehensive Assessment System -ovvero la valutazione della efficacia dell'offerta formativa

Per chi ci conosce, sa bene come siamo stati sempre molto puntigliosi ed esigenti nella scelta della scuola per i nostri figli, fino a diventare oggetto del ludibrio affettuoso dei nostri amici, che ogni anno ci hanno visto trafelati nel cercare di "assistere" a tutto gli "Open Day" delle scuole di Monteverde.

Qui ci siamo dovuto subito adeguare alla regola che la scuola di competenze e' solo e soltanto quella di pertinenza alla via dove si abita: in generale non si ammettono deroghe, ne per nonni residenti, ne per vicinanza al lavoro, ne per quant’altro.

E da qui il fatto che ogni statunitense ( e non ) con prole al seguito,  che debba spostarsi, vada a scegliere la loro dimora, nei limiti del possibile, nelle cittadine dove il sistema scolastico e' valutato come il migliore.

E come fai a sapere quali sono queste cittadine, mi direte voi?

martedì 29 aprile 2014

Skype-migranti

Sono al supermercato con mia figlia ... Fuori diluvia, molti i frastuoni, le luci, i movimenti.

Chiedo a mia figlia se ha visto la ricotta, e subito una signora non giovanissima che fino a quel momento non avevo notato, alza lo sguardo  verso di me e mi sorride: " Che bello sentire parlare  Italiano!".

Mi fermo a chiacchierare.

Non e' la prima volta che ci accade, anzi!!!! Non so ben dire da cosa dipenda questa giovialità' di rapporti tra perfetti sconosciuti ma, di fatto, da quando siamo sbarcati qui, partendo da Ikea, passando per gli arrivi del Boston Logan Airport,  alla pista di pattinaggio, fino al supermercato di oggi, questi sono stati i luoghi dove fino ad oggi abbiamo avuto modo di incontrare italiani, e di ritrovarceli poi anche in altri contesti, fino ad arrivare ad una stabile e piacevole frequentazione; Amiamo dire che gli Italiani a Boston e hinterland sono come la "corona di un rosario": conosciuto uno, "sgrani" molti altri. 
La Signora che mi ferma pero', appartiene ad un altro  tipo di immigrati a Boston: e' della provincia di Frosinone, e mi racconta che e' arrivata qui negli anni cinquanta, che ha smesso di lavorare da poco, e solo da pochi anni si permette il lusso di tornare ogni anno a casa.  Mi chiede come mai sono arrivata  qui, le racconto, e lei ad un certo punto mi chiede se ho nostalgia.

C'e mia figlia con me, va bene la giovialità ma devo comunque "fare la parte" (almeno con la perfetta sconosciuta incontrata al supermercato ), cerco di sdrammatizzare, le dico che quest'anno e' volato, che non abbiamo mai veramente sentito la " cesura" dalle persone care, grazie a Skype, What's up, telefonate giornaliere attraverso i numeri verdi.
La signora mi guarda mentre parlo, annuisce mi dice che ai suoi tempi si parlava soprattutto con i telegrammi e che anzi, l'arrivo di un telegramma era foriero di notizie infauste e poi ... si sgretola!!!!   Mentre si commuove,  mi racconta che nel 1962 il padre si ammala e lei via telefono, attraverso ben 3 collegamenti ( Boston-New York, New York-Roma, Roma-Frosinone)  riesce a salutarlo per l'ultima volta............13 minuti di conversazione = 130 dollari.
Ci salutiamo, mi abbraccia e mi bacia: mi ringrazia per la conversazione.

Io vado via dal supermercato  senza ricotta, con il cuore in subbuglio: saremmo stati noi in grado di sopportare quanto i nostri padri hanno patito lontano dai loro cari? Esiste il modo di non mandare perdute tali memorie? Possiamo noi fare tesoro di queste sofferenze passate?

sabato 26 aprile 2014

Il business dei capelli

Non so perché, ma a nessun bambino piace farsi tagliate i capelli.

Ogni volta che giunge il momento di portare i gemelli dal barbiere perché in testa hanno un enorme cespuglio bisogna inventarsi nuove e incredibili operazioni per convincerli ... e raramente il tutto avviene  con tranquillità e il sorriso sulla bocca dei bambini e del povero, malcapitato parrucchiere. 
In passato siamo  anche arrivati a cercare di provvedere noi, con conseguenze disastrose per le loro povere testoline, che poi sono dovute ripassare sotto le forbici di un professionista.

Nella patria di Walt Disney e degli eterni Peter Pan non potevano non trovare una soluzione a questo atavico problema, e così eccoci da Snip-it, un posto che tutto sembra tranne un parrucchiere per bambini, a partire dalla sala d'attesa. 


Ogni bambino ha una propria postazione dotata nell' ordine di : grande poltrona, grande mouse, grande schermo televisivo da utilizzare per un cartone o videogiochi. 




Con queste premesse i nostri figli si sarebbero sottoposti a qualsiasi tortura. 

Vogliamo parlare del catalogo dei tagli da bambino e del catalogo dei tagli da bambina? Due tomi con tagli e pettinature ( queste particolarmente simpatiche) in stili e fogge mai viste prima! 

Oppure della sala in cui puoi organizzare il party con le amiche


E per finire passata di gel, spray profumato e passaggio al cesto delle caramelle (per la gioia del dentista) che ovviamente non è un normale cesto ma piuttosto una macchina spara sorprese.



I prezzi: tenendo presente che nella cittadina dove viviamo, i 3 parrucchieri del posto mettono il taglio bambino a 30 dollari ciascuno, ( a cui vanno aggiunti 5 dollari di mancia), in questo posto con 23 dollari a cranio (mancia inclusa) passa la paura!!!

Restando   in tema di capelli per l' infanzia, con ilarità segnaliamo questo posto: http://www.liceaunties.com .

Il cui unico scopo e' quello di debellare gli ospiti infestanti le teste dei bambini, a dei prezzi esorbitanti !!
Ebbene si ! Hanno fatto il business con i pidocchi

mercoledì 23 aprile 2014

Patriot Day

Lunedì scorso (21 aprile)  nel Massachusetts si festeggiava il Patriot day, ricorrenza che viene celebrata solo in 3 dei 50 stati americani,  e ricorda l'inizio della rivoluzione americana. La guerra di indipendenza americana, chiamata anche rivoluzione americana, fu il conflitto che, tra il 1775 e il 1783, oppose le tredici colonie nordamericane, diventate successivamente gli Stati Uniti d'America, alla loro madrepatria, il Regno di Gran Bretagna.

Ci hanno insegnato che l'evento scatenante è stata la rivolta avvenuta nel porto di Boston con i coloni che gettano in mare il carico di tè destinato ai salotti inglesi. E in città esiste una ricostruzione di tale evento, visitabile tutti i giorni,  di fronte al Boston Children Museum.

 Ma questa data fa riferimento ad un altro evento molto caro agli americani del New England.

A pochi passi dalla cittadina dove viviamo  c'e la cittadina di Lexington, famosa per la "battaglia di Lexington" che  venne combattuta il 19 aprile 1775 nei pressi dei villaggi di Lexington e Concord; lo scontro vide impegnati un contingente di truppe britanniche, partito da Boston sotto il comando del tenente colonnello Francis Smith, ed un gruppo di minutemen della milizia coloniale.

Per commemorare questa battaglia è stato istituito il Patriots' Day, giorno di festa celebrato il 3º lunedì di aprile di ogni anno negli Stati federatidel Massachusetts, del Maine e del Wisconsin.

Ogni anno quindi, alle 05.30 del mattino, il terzo Lunedì di Aprile, in questa cittadina viene commemorato l'evento.

E così, lasciando moglie e figli a dormire, ho assistito, alla ricostruzione storica  della prima battaglia che sancì la voglia degli americani di non essere più una colonia europea, ma piuttosto il primo stato indipendente sul suolo americano.

Nonostante fossero passate da poco le 5, intere famiglie erano presenti ! la maggior parte di loro indossava il copricapo da colono dell'epoca, e molte delle persone erano attrezzate con sedie da pic-nic o scale per poter avere una visuale migliore della rappresentazione.

Alle 5 e 45, quando oramai comincia ad albeggiare, abbiamo sentito in lontananza i tamburi delle truppe inglesi, e un uomo a cavallo correre verso la casa colonica per avvisare i suoi abitanti;

 Un gruppo di uomini è quindi uscito di corsa dalla casa con il classico cappello, i calzoni 'alla zuava' e il moschetto in mano e si è andato a schierare al centro del parco.





Poi sono arrivati gli inglesi in uniforme rossa ... si sono schierati sul campo, e dopo un paio di manovre, hanno caricato e sparato ( a salve) con i moschettoni.



Per i coloni non c'è stato scampo e la ricostruzione storica è terminata con le donne che accorrono per soccorrere i feriti e piangere i caduti.



Gli americani sono anche capaci di celebrare una sconfitta, se questo è il preludio di una rivoluzione!

Finito l'evento tutti si sono incamminati verso le loro case e io sono tornato alla mia moderna automobile per tornare a casa e fare colazione con il resto della famiglia.

venerdì 4 aprile 2014

Sentirsi diciottenni ...

... senza averlo chiesto.

Questo è quello che ci è capitato nell'ultimo mese.

Per quasi tutti i maggiorenni d'Italia una delle tappe fondamentali verso la maturità è infatti il conseguimento della tanto agognata patente di guida per automobili, che anche noi QUI, abbiamo dovuto conseguire nuovamente: la Driving License dello stato del Massachusetts.

In questo stato la patente Italiana è utilizzabile fino al massimo di 12 mesi dall'ingresso negli USA;una volta acquisita la residenza nel Massachusetts diventa obbligatorio convertire la propria licenza, in quella dello stato dove si risiede.

Poiché la conversione è possibile solo per coloro che hanno una patente di guida  conseguita in uno degli altri 49 stati degli USA, a noi è toccato sostenere da capo gli esami, sia il test scritto  che la prova pratica.

Ci siamo così presentati agli uffici dell'RVM (locale motorizzazione) con i nostri documenti che attestano la nostra residenza nello stato (la bolletta a noi intestata con relativo indirizzo è considerata prova valida a tal fine) e abbiamo sostenuto la prova scritta: una serie di 24 domande chiuse in cui era ammesso sbagliarne un massimo di 6.

La nostra maggiore preoccupazione non era tanto  nel  conoscere  la risposta corretta (in fondo guidiamo da 20 anni), ma piuttosto di non capire " linguisticamente" il quesito. Ebbene, prima di iniziare, a nostra insaputa,  ci e' stato chiesto: " In quale lingua desideri sostenere  il test?", noi increduli e scettici ( ma ti pare possibile?!?) abbiamo risposto " Italian language"

e loro sono andati a prenderci il quiz in italiano........... sogno o son desto ?!?

Passata la prova scritta  ci siamo iscritti  per la prova su strada (road test). Il tutto avviene tramite il portale della motorizzazione del Massachusetts che ti offre diverse opzioni di data, in località'  diverse nei dintorni della tua abitazione; a te  scegliere la data, il luogo e l'ora più congeniale.  Dopodiche'   abbiamo imparato a nostre spese che la cancellazione di un appuntamento entro  tre giorni dall'appuntamento, ti viene addebitato comunque, come se lo avessi sostenuto.

Al momento del road test ti viene richiesto:

  1. che sia presente un accompagnatore (sponsor) con una patente valida da almeno un anno
  2. che la macchina abbia  il freno a mano tra i sedili anteriori (ora quasi tutte le macchine qui lo hanno come pedale addizionale)
  3. se pensi di utilizzare una macchina a noleggio  bisogna assicurarsi che la società di noleggio consegni tutti i documenti necessari, cosa che normalmente non avviene.
Prima di iniziare  il road test  viene chiesto al candidato di attuare  le le segnalazioni "manuali", una cosa che in Italia non esiste e che invece qui sembra sia fondamentale.


Comunque alla fine, come giovani diciottenni (sedicenni da queste parti) ora possiamo sfoggiare le nostre patenti nuove di zecca!


giovedì 3 aprile 2014

Birthday party

Anche quest'anno siamo arrivati alla fatidica data del compleanno dei nostri figli.
Coloro che hanno partecipato a questo evento nel corso degli anni passati, sanno  che  questo  è per loro   un momento irrinunciabile, e  che a " cascata"  comporta per noi un discreto impegno  organizzativo che svolgiamo ogni anno con piacere.

Ovviamente quest'anno abbiamo dovuto rivedere le nostre tradizioni in funzione della situazione  logisticamente diversa in cui ci troviamo.

Innanzitutto qui la primavera ancora non si vede: la neve si è sciolta, ma per i primi fiorellini dovremo ancora aspettare qualche settimana. Scartata l'idea del barbecue all'aperto quindi.

La prassi da queste parti vuole che il compleanno venga festeggiato in qualche posto veramente "fun": la pista di pattinaggio sul ghiaccio, la palestra della YMCA con annessa palestra di arrampicata, cinema, spazio giochi con gonfiabili , legoland....Solitamente l'invito  arriva attraverso una applicazione fatta su internet dove ti viene chiesto se il bambini parteciperà, quanti pezzi di pizza gradisce e se ha allergie. Finche non completi l'applicazione, ti continuerà' ad arrivare  un alert fino al giorno  prima dell'evento.

L'evento dura circa un paio d'ore, con i genitori dei partecipanti  rigorosamente fuori dal party; poco cibo, per i nostri standard famelici,  di solito 1 fetta di pizza e la torta:questi bambini mangiano veramente poco!!!

Altra cosa che ci ha colpiti: qui "scarta la carta" non esiste!!!! i regali vengono rigorosamente aperti in privato dal festeggiato, onde evitare paragoni che imbarazzerebbero gli invitati. Dopo una settimana, si riceve un bigliettino di ringraziamento da parte del festeggiato e famiglia.

Ma, nonostante tutto questo, noi siamo noi, e il compleanno lo abbiamo fatto a casa nostra secondo i nostri  criteri.
Tutti  gli invitati hanno risposto all´invito, sebbene sia stato  fatto senza l'alert a "goccia cinese" :)

I bambini  si sono presentati con una precisione svizzera, sia all'inizio che alla fine della festa, e nessuno dei genitori è rimasto a fare due chiacchiere.
Avevamo organizzato dei giochi all'aperto ma il tempo inclemente ci ha permesso solo di fare il "break"  con la pignatta



Abbiamo quindi dovuto attuare il "piano B"  e un buon cinema casalingo e pop corn ha fatto tutti contenti.


Abbiamo anche offerto a tutti la pizza "originale" (se la sognano da queste parti) calda calda ... non si faceva in tempo a sfornarne una che si presentavano per chiederne altra ...


Una volta che poi tutti sono andati via, abbiamo cominciato lo scarto dei regali, facendo bene attenzione a prender nota di chi ha regalato cosa..... potete immaginarvi le nostre tabelle incrociate per segnarsi "chi ha regalato cosa a chi" ...


Alla fine della giornata la gioia e la felicità dei nostri bambini ci ha certamente ricompensato per questo pomeriggio intenso.


Il giorno dopo abbiamo ricevuto da parte dei genitori  mail di ringraziamento da parte che ci dicevano che i loro figli volevano prenotare casa nostra ed il "pizzaiolo" per il loro prossimo  compleanno :) 

lunedì 17 marzo 2014

Tanto va la gatta al lardo ...


Ed oggi al Conversation group ci siamo sbizzariti a spiegarci vicendevolmente il significato letterale e didascalico di queste sentences. 

Potete immaginare il clima di ilarita collettiva

OPPORTUNITY ONLY KNOCKS ONCE
We should take an opportunity (or chance) when it comes. According to this saying, it will not come again.
La fortuna bussa una volta sola; devi cogliere al volo l'opportunita perche' potrebbe non presentarsi una seconda volta.




WHAT DOES NOT KILL YOU MAKE YOU STRONGER
This saying means that it’s the experiences that shape you and that you will grow stronger from what you go through.
Qualsiasi esperienza da cui si riesce ad uscire “vivi”, ci rende migliori.





NECESSITY IS THE MOTHER OF THE INVENTION
When the need for something becomes imperative, you are forced to find ways of getting or achieving it.
E' la versione del nostro “ necessita fa virtu”: quando le persone hanno bisogno di qualcosa, sono motivati a fare qualcosa, trovano il modo di farlo.






DON'T COUNT YOUR CHICKENS BEFORE THEY HATCH
You use this proverb to warn someone not to plan anything that depends on a good thing you expect to happen in the future, and tell him/her to wait until it really happens.
It is used to tell people not to be too sure that something good you hope for will really happen. It might not happen after all.
Il proverbio ammonisce a non pianificare nulla che dipenda da un evento positivo che ci si aspetta che possa accadere in futuro. Invita le persone a non confidare troppo nel fatto che questo evento positivo si realizzi, perche' potrebbe non realizzarsi affatto.




THE APPLE DOESN'T FALL FAR FROM THE TREE
Kids are like their parents: like father, like son.
Tale padre, tale figlio”: si riferisce ai figli che non possono essere diversi dai loro genitori in azioni e comportamenti.






DON'T PUT ALL YOUR EGGS IN ONE BASKET
Don't invest all your money in one company. Never put all your eggs in one basket. I advise you to diversify and not to put all your eggs in one basket.

Non investire tutto te stesso in una sola cosa, diversifica l'investimento di te su diversi ambiti.




THERE IS MORE THAN ONE WAY TO SKIN THE CAT
There are many versions of this proverb, which suggests there are always several ways to do something
C'e piu' di un modo di risolvere i problemi.





EVERY CLOUD HAS A SILVER LINING
Every bad situation has some good aspect to it. This proverb is usually said as an encouragement to a person who is overcome by some difficulty and is unable to see any positive way forward.
Le cose negative possono portare cambiamenti positivi


lunedì 3 marzo 2014

Have fun

Siamo tornati ieri sera da una serata molto divertente.
Dove? Vi chiederete ... Al Boston Garden per qualche evento sportivo? In qualche teatro? Noooo, troppo scontato :) ...dalla scuola dei nostri figli.
L'evento, previsto inizialmente a metà Febbraio e poi rimandato per tempesta di neve, è oramai una tradizione della scuola: si tratta della partita di basket tra il corpo docenti e tutti gli studenti dell'ultimo anno,  il  Fifth Grade.
I nostri bambini sono da settimane eccitatissimi per questo evento di cui hanno sentito raccontare dai coetanei. Nelle settimane precedenti  si preparano slogan e magliette. Il  comitato genitori e' dietro le quite ad organizzare la logistica dell'evento ( musica, pizza, bibite, gadget e riffa) per come sempre  tirare su "qualche" dollaro.

E gli insegnanti hanno lanciato la sfida con questo video che vi consiglio di andare a vedere: https://vimeo.com/86143120 

E alla fine il giorno e' arrivato.





50 studenti di 10 anni,  schierati a gruppi di 5, contro  30  insegnanti, la Preside  ed il personale scolastico ( segretaria e infermiera inclusa)  anche loro  in campo  cinque alla volta per 2 minuti a gruppo, con il Vicepreside come arbitro e compagni, parenti e amici a fare il tifo sugli spalti.

E' stata una sfida emozionante come poche e combattuta fino all'ultimo minuto. Correttezza in campo da parte tutti, voglia di divertirsi  nessun "timore reverenziale " da parte dei bambini nel placcare l'insegnante di matematica o piuttosto la principal,  nessuno "sconto"  per favorire  una delle parti.




E alla fine i ragazzi hanno vinto con con giusto merito 34-27

Ovviamente nell'intervallo, da classico americano, non poteva mancare lo spettacolo:



Che si è concluso anch'esso con una "jamsession" divertentissima





domenica 16 febbraio 2014

Superbowl


Un passo necessario da compiere nel processo di comprensione della cultura americana e' l'assistere al Superbowl: la finale del campionato di Football Americano.


La principale differenza con gli altri sport principali negli Stati Uniti e' che nel Football, la finale viene svolta in  una partita unica, in un campo deciso qualche anno prima, mentre negli altri sport (Baseball e Basketball) la finale si svolge al meglio di piu' incontri.  Questa caratteristica  da all'evento una visibilita' superiore a qualunque altro evento.

Tutti gli Stati Uniti si fermano per una sera, perchè non importa quale sia la squadra per la quale tu faccia il tifo, quale sia la tua squadra del cuore, ma, essendo questa la partita con le migliori squadre dell'anno,  ci si aspetta la miglior partita dell'anno e ha intenzione di perdersela.

Durante i giorni che precedono il match ho ricevuto diversi inviti per assistere  insieme ad altri a questo " evento" ... un po come succede in Italia quando la nazionale gioca una finale: ci si vede a casa di qualcuno, ognuno porta qualcosa da mangiare, amici, chiacchiere, risate e tutti davanti al televisore (qui la dimensione minima sono i 50 pollici) per assistere alla partita e in questo caso non per tifare una squadra, ma per godersi lo spettacolo.



E spettacolo e' proprio la parola giusta, perché la partita e' certamente importante, ma lo e' anche tutto quello che ci gira intorno, anche la pubblicità. Poiche' per 30 secondi di pubblicità durante il Superbowl si pagano circa 4 milioni di dollari, ci si aspettano cose strabilianti o comunque particolari da parte di chi spende tali cifre ... si possono trovare innumerevoli dibattiti durante o dopo il Superbowl, non solo sulla partita e quale sia stato il miglior giocatore, ma anche su quale sia stato il miglior "commercial" passato dalla televisione durante le quasi 4 ore di partita

Ammetto che anche io mi sono trovato su Facebook a fare commenti sulle pubblicità', sulle quali mi sentivo più' ferrato rispetto agli aspetti tecnici della partita

Ecco alcuni degli spot che mi sono rimasti impressi

Il mio preferito


Il più americano


Il più spiritoso


Con più riferimenti


Il più tecnologico


E il grande classico



Momento clue della serata e' stato poi non l'ultimo touch down, ma il concerto durante l'intervallo: un cantante molto in voga al momento come Bruno Mars e una band storica come i Red Hot Chili Pepper che si sono alternati per 10 minuti al centro del campo (che nel frattempo era stato rapidamente trasformato in un palco da concerto)


Insomma devo dire che e' stata una serata davvero piacevole e divertente ...


sabato 1 febbraio 2014

The Crazy English


Condivido con voi alcuni modi di dire piu simpatici e curiosi appresi in questi mesi :


WHERE YOU STAND DEPENDS ON WHERE YOU SIT
La tua opinione e' influenzata dal tuo momento di vita: quello che pensi e' il risultato dell'angolatura da dove vedi le cose

YOUN CAN'T SIT ON THE FENCE ANY LONGER
Ti devi decidere! Non puoi continuare ad essere d'accordo con entrambi le parti.

HE IS SITTING PRETTY
Sta messo bene!

LET'S JUST SIT TIGHT
Non fare niente, stai a bocce ferme!

TWENTY-FOUR SEVEN
24h al giorno per sette giorni alla settimana

THAT LEFT HAS BADE TASTE IN MY MOUTH ABOUT...
Ci sono rimasto male per …

“BROKE”
Niente soldi

THE NAME RINGS A BELL
Questo nome mi ricorda qualcosa che non ricordo, non so

YOUR EYES ARE BIGGER THAN YOUR STOMACH
Vuoi piu' di quel che puoi

IT'S HAPPENS ONCE IN A BLUE MOON
E' qualcosa di inusuale, che non capita mai

YOU'RE SHOWING YOUR TRUE COLORS
Ora ti ho capito bene !

YOU ARE REALLY BLOWING THIS OUT OF PROPORTION
La stai facendo piu' grande di quella che e'

domenica 26 gennaio 2014

Essere un Lynchie

Durante una chiacchierata con persone che hanno appena ottenuto la cittadinanza americana, ci è stato riferito come è facile vedere durante l'evento del giuramento (e gia che si faccia un evento può sembrare incredibile), persone visibilmente commosse fino alle lacrime.

Sebbene questa sia una societá multietnica, quello che si respira qui nella nostra provincia di Boston, è un forte senso di appartenenza  alla comunità, intesa come  la propria cittadina, la propria parrocchia o la propria scuola, ed in crescendo il proprio  Paese.



Tutti si sentono parte della comunità e si danno da fare per essa , contribuendo in varie maniere, sentendosi orgogliosi di farne parte ma anche responsabilmente coinvolti nel tenere ben vivo questo che viene sentito come bene comune, non solo da mantere, ma anche da implementare.

Alcuni esempi pratici:

  • le ore di volontariato per garantire  nei giorni festivi l' apertura della Biblioteca Pubblica;
  • persone  che si rendono disponibili a fare da tutor linguistici ai  "new comers" che hanno bisogno di  imparare la lingua;
  • il comitato genitori della scuola che organizza eventi ludici di raccolta fondi;
  • insegnanti e loro congiunti  che il pomeriggio organizzano attivita di " homework activity" per i bambini;
  • genitori che la mattina regolamentano il traffico nel parcheggio o aiutano a pranzo i bambini a riciclare correttamente la spazzatura....

Il seme di questo senso di appartenenza viene sicuramente alimentato sin dalla scuola elementare: ogni venerdì tutte le classi si incontrano nella mensa per il "canto del buongiorno" prima di iniziare le lezioni.
Discutibile se volete , ma con la medesima finalita " il saluto alla bandiera"che i bambini recitano in classe;




In questa occasione vengono dati degli annunci o lanciate delle attività per tutti i gli alunni della scuola .

Negli ultimi mesi la nostra scuola elementare ( ce ne sono 5 a Winchester)
 si é attivata x
  • la raccolta delle lattine x il finanziamento per la scuola; 
  • il " Read around thew world", un grande gioco per stimolare nei bambini la buona abitudine di leggere;
  • la raccolta di  generi alimentari per case famiglie o persone povere;
Infine, prima di rientrare ciascuno nella propria classe, la Preside annuncia  i vincitori del "Lynchie": l'attestato da parte della scuola ad alcuni alunni per essersi distinti meriti particolari: dall' essersi fermati ad aiutare il bambino della materna a rimettere il portapranzo a posto, o per l' impegno messo in qualche attività, o qualsiasi buon comportamento che contribuisca al bene comune.

Ebbene, siamo orgogliosi di farvi sapere che la scorsa settimana I. è tornata a casa con il suo attestato :-)



sabato 25 gennaio 2014

Liebster Award

Nei giorni scorsi ci è stato assegnato questo premio. In effetti, praticamente nello stesso giorno abbiamo ricevuto la nomination da due Blog che ringraziamo tanto:
Queste le regole per partecipare:

            .    ringraziare e linkare il blogger che ti ha nominato e il suo blog;
            .    rispondere alle 10 domande poste da chi ti ha nominato;
            .    nominare altri 10 blog che hanno meno di 200 followers;
            .    ricreare 10 domande;
            .    comunicare ai tuoi nominati la loro la nomina.

Non ce ne voglia Renata ma abbiamo scelto, per questa volta, di rispondere alle domande di Valentina.

1. Come sei arrivato dove sei ora? Amore, lavoro, voglia di avventura...

Voglia di vivere come famiglia un esperienza formativa e umana  diversa. Certamente l'opportunita' lavorativa era una condizione necessaria, ma questa e' stata cercata e poi realizzata per concretizzare questa voglia di fare una esperienza familiare.

2. l cibo che ti manca di più dell'Italia e che ora non riesci proprio a trovare

Frutta e verdura con sapore 
(Vedere questi pomodori sbiaditi o assaggiare le arance che senza succo e' una vera sofferenza), e il caffè espresso (e noi non siamo mai stati dei fanatici del caffè). 

3. Un cibo locale che, di fronte a un bel piatto si spaghetti, non potresti mai confessare di adorare

Fish and Chips, ma senza rinunciare allo spaghetto ;-)

4. E quello che proprio non trovi il coraggio di assaggiare?

Il burro di arachidi: anche solo l'odore e' impressionante, ma purtroppo e' entrato in casa nostra perche' i figli lo adorano.

5. La prima consuetudine quotidiana che hai acquisito nel paese dove vivi ora

Preparare i Lunch boxes per i bambini ... il menù della scuola fa attorcigliare le budella.

6. Un termine locale che ti colpisce per il suo significato ?

New comers: da un senso diverso al proprio essere immigrati.

7. La cosa che più ti ha stupito appena arrivata?

Il buon umore delle persone: dalla preside della scuola che ci ha accolto tra i calcinacci dei lavori estivi al postino che consegna la posta con la temperatura ben sotto lo 0

8. Se potessi espatriare in un paese a tua scelta senza preoccuparti di lavoro, distanza, tenore di vita...dove andresti?

Tornerei in Italia ... 40 anni di vita e di relazioni sono sempre difficili da cancellare con un colpo di spugna in pochi mesi. E comunque resta per noi un paese meraviglioso.

9. Dicono che se si impara a contare un una lingua non si cambia più anche se si inizia a pensare in un altra. In quale lingua pensi? Ed é vero conti sempre in italiano?

Per ora i pensieri continuano ad fluire nella lingua materna

10. 1 cosa che é nella tua lista delle cose assolutamente da provare nel paese dove vivi

L’avvistamento delle balene (vedi il post)


Per le domande abbiamo pensato ad approfondire il proprio rapporto con il blogging e la comunicazione con il proprio paese di origine


  1. Cosa ti ha spinto ad iniziare il tuo BLOG?
  2. Da quando hai iniziato, e' cambiato qualcosa nel tuo modo di comunicare attraverso il blog?
  3. Il tuo blog ti ha permesso di conoscere nuove cose? Come?
  4. Ci sono volte in cui ti sei pentito di quello che hai pubblicato?
  5. Quanto tempo passi a scrivere sul tuo Blog? E quanto a leggere i blog di altri?
  6. Quali categorie di blog preferisci seguire?
  7. Quali strumenti utilizzi per comunicare con il tuo paese di origine che consiglieresti?
  8. Quali sono le difficolta' principali nel mantenere i rapporti attraverso questi strumenti?
  9. Quali sono state le sorprese che hai avuto nel gestire i rapporti a distanza?
  10. Un idea/invenzione che, nel futuro, potrebbe facilitare i rapporti con il paese di origine anche se a distanza?


Ed ecco la lista di altri blog che, seppur saltuariamnete, seguiamo con interesse
  1. Una famiglia expat in Canada 
  2. Living in San Francisco: That's a Cultural Shock!  
  3. L'ITALIA CHIAMO' risate a tempo di jazz. 
  4. Mamme nel deserto 
  5.  nopasanadamama  
  6. Le CuGine d'America 
  7. Iridi a Stelle e Strisce
   

venerdì 24 gennaio 2014

La giara e le biglie: esche educative in classe

Un articolo di giornale italiano sulla pedagogia e la gestione del rapporto educativo tra adulti e bambini ha stuzzicato in noi la voglia di condividere alcune riflessioni sulle modalità educative che vengono utilizzate nella scuola dei nostri figli qui negli USA.

Quando è nata la nostra primogenita abbiamo cercato di  renderci edotti, ed il  libro della Phillips " I No che aiutano a crescere" è stato sicuramente uno dei nostri preferiti.

Le nostre esperienze pregresse  come educatori scout, la voglia di confrontarci con altri genitori e con gli 'addetti ai lavori' su come essere dei buoni educatori, ognuno nel suo ambito, ci ha sempre stimolato.

Innanzitutto abbiano subito notato come  qui tutto venga svolto all'insegna dell' imparare facendo
: una cosa è insegnare il concetto di maggiore e minore tra due numeri, un'altra è giocare a carte dove il conto e il confronto sono necessari per vincere la partita.

Altra grande leva educativa su cui il sistema scolastico fa perno qui é la motivazione, quando invece noi veniamo da esperienze scolastiche in cui il famoso paradigma 'prima il dovere e poi il piacere' ha tracciato  la nostra formazione.
Non stiamo qui a discutere sulla bonta o meno di questo o di quel sistema sul lungo perido, ma constatiamo che questo approccio ha sicuramente reso leggero e divertente l' ingresso dei nostri figli in un sistema a loro ignoto e se vogliamo percepito all' inizio come ostile.

Questi i siti, fornitici dagli insrgnanti, di cui siamo diventati quotidiani consumatori
For this website, students need a username and password.
Students need a password to login to this reading site. Here, students can practiced their reading skills by listening to books, reading books, and taking comprehension quizzes. Students work through stages of leveled books.
This website helps students learn their weekly spelling words while having fun at the same time. I will put up the weekly spelling words so your child can review the words and play spelling games to reinforce the learning process. This is not a homework requirement.
This is a free website and no login information is needed. Students can practice letter sounds, word families, phonics and other reading skills. There is also a link for math skills.
You will find educational games for math, language arts and basic computer skills.
This website is designed for students k-3 that presents curriculum content through animated clips, activities, games, and much more. We use Brain Pop Jr. in the classroom to supplement classroom content.
This is just a  website with games and activities involving Dr. Seuss and his famous characters!

Ancora più interessante è capire come si gestisce la disciplina  i bambini a scuola: abbiamo notato in classe un grosso vaso di pieno di biglie colorate ...


La domanda è stata spontanea: ma che ci fanno?

È stato sufficiente ascoltare la maestra che spiegava ai bambini che quel giorno avevano avuto ben 8 comportamenti positivi e per questo sarebbero stati aggiunte altri 8 biglie.
Inoltre, poiché in questo modo il vaso era colmo, la classe meritava un premio è quindi per il giorno successivo era indetto il "pigiama day", con annessa festicciola.

In questi mesi ci e' parso di cogliere come il leitmotiv della relazione docente discente sia basata su un sistema premiante volto ad incentivare i comportamenti positivi e a stimolare tutti ad una emulazione positivia: non ci è sembrato di cogliere un incentivazione ad una competizione aggressiva tra pari, quanto più un buon clima di incentivazione a 'fare del proprio meglio' in un ottica di rispetto reciproco.

sabato 4 gennaio 2014

A sciare in Canada

Giusto il tempo di digerire le leccornie della Vigilia e di Natale,  che la nostra famiglia si ritrova in una nuova avventura: amanti della montagna e dello sci come noi, non potevamo lasciarci sfuggire l'occasione di questa breve vacanza invernale per una puntatina sulle piste canadesi: subito oltre il confine, a circa 500 km a nord  si trova  il comprensorio sciistico  del Mont Orford, (http://www.orford.com), noto per i suoi impianti adatti alle famiglie.
Non che non vi siano posti più vicini, in un paio d'ore si raggiungono delle belle località del New Hampshire nella zona delle White Mountains (Lincon, Bretton Woods, ...) ma in questo periodo è difficile trovare posto se non a cifre inaccessibili e comunque abbiamo capito che il Canada è in genere più "abbordabile" in quanto a prezzi per le vacanze.

Nei giorni precedenti alla partenza abbiamo dovuto pensare a recuperare tutta l'attrezzatura: la scelta ovviamente era tra comprare tutto o affittare, ma qui abbiamo scoperto "Play-it-again"( www.palyitagain.com), una catena di negozi di attrezzatura sportiva dove viene venduto materiale di seconda mano: questo è ottimo soprattutto per i bambini, che ogni anno crescono e devono cambiare sci e scarponi. Abbiamo trovato sci e scarponi per tutti e cinque spendendo sicuramente meno di quanto a avremmo dovuto pagare per affittare il tutto per una settimana ... e parliamo di materiale di ottima qualità: Germana si è ricreduta sul fatto che gli scarponi da sci dovessero, per  loro natura, far male per loro natura!

La macchina è carica, gli sci sono sul tetto e noi, ci mettiamo in viaggio che comincia a nevicare; poco male, pensiamo, il navigatore dice che in 4 ore siamo a destinazione e poi con calma ci sistemeremo!
Mai previsione fu più sbagliata: ci sono volute 8 ore sotto la neve e con la strada completamente imbiancata per raggiungere la casetta che avevamo affittato sulla riva del  " Lac d'Argent"




Nei giorni successivi la neve non è mai mancata ma in alcuni momenti le condizioni erano davvero proibitive e a -22 gradi non era proprio banale  sciare.











Così un giorno siamo andati a visitare un´Abbazia benedettina, posto affascinante, ma pensando alle nostre abbazie medioevali ci è sembrata quantomeno in uno stile troppo moderno ...


Tutti gli altri giorni sempre a sciare, su piste larghe e ben curate e adatte a tutti i livelli: anche i piccoli, nonostante lo scorso anno fosse stata la loro prima esperienza con gli sci ai pied,i sono arrivati a fare piste piuttosto impegnative (qui le segnano come nere, ma nulla a che vedere con quanto si trova sulle Alpi)






E dalla cima un panorama fantastico.


Altra nota di merito a questo posto è l'organizzazione:
1. Se non vi sono parcheggi disponibili nelle immediate vicinanze delle piste, è comunque possibile fermarsi per una decina di minuti proprio davanti alle piste, giusto il tempo di smontare l´attrezzatura e la famiglia (con personale che aiuta nell´operazione) e poi andare a parcheggiare ...
2. È possibile indossare gli scarponi all´interno della struttura dove si trova il ristorante e i vari servizi e soprattutto è possibile lasciare li le borse con le scarpe di ricambio fino alla fine della giornata;
3. Nello stesso spazio, organizzato con decine e decine di tavoli e rispettive panche, è possibile consumare e sostare senza limiti temporali,  i propri panini senza alcun problema ... ovviamente è a disposizione il servizio se si vuole acquistare un pasto caldo.

Per finire alcune foto del posto che ci ha ospitato