mercoledì 27 novembre 2013

Colazione letteraria

Ricevo l'invito dalla scuola dei miei figli, per partecipare al “ Literacy Breakfast” organizzato dal Dipartimento di Lettura della scuola: sono incuriosita perche',dell'importanza della lettura anche precoce ai bambini, ne ho sempre sentito parlare, basta citare “Nati per leggere” (http://www.natiperleggere.it), e mi chiedo quindi su quale spunto originale sara' il focus della presentazione.

Ci accolgono le cinque (!!!) Teacher's reading della nostra scuola: il loro compito durante l'anno e' quello di supportare i bambini ad implementare il loro vocabolario e potenziare specificatamente la tecnica del leggere.

Mi preme sottolineare che i bambini destinatari di questo intervento non sono necessariamente alunni con “bisogni speciali”, per i quali esistono altri tipi di figure, ma tutti gli alunni che per diverse ragioni, per esempio  non conoscono un numero sufficiente di vocaboli per la loro eta', oppure piu in generale “ leggono male” perche' leggono poco (e quindi comprendono male). Questa cosa mi ha fatto ricordare il mio professore di Latino del Liceo, il quale sosteneva che se la versione di latino, o gli endecasillabi danteschi, fossero stati letti dall'alunno   di turno con la giusta enfasi, non sarebbe stato necessario chiedere il dettaglio della traduzione, in quanto era evidente che ne era stato compreso correttamente il contenuto!!!!
  
L'incontro si apre con un brain storming su  le cose che si fanno appena i bambini vengono presi a scuola, e gi' un 'elenco che accomuna tutte le famiglie del mondo: spesa, sport, medico, tagliare i capelli.....

Io sono sempre piu' perplessa e mi chiedo “ ma dove vogliono andare a parare?????”

Prendono finalmente la parola la coordinatrice che introduce l'evento con questa “ quote”

"literacy is essentially a vehicle for enriching one's life and for helping one learn about the world in all its wonderful facets" 

[L' alfabetizzazione è essenzialmente un mezzo per arricchire la propria vita e per aiutare un conoscere il mondo in tutte le sue meravigliose sfaccettature]

Come si concilia questa vision con le giornate super impegnate delle famiglie contemporanee?????

Ecco alcuni suggerimenti pratici per aiutare a creare "nuove connessioni" con divertimento, e senza forzatura, con i nostri figli:

In automobile:
  • Giocare alle rime o giochi di parole;
  • Ascoltare audio cd e scambiarsi opinioni  sulla storia;
  • Cantare canzoni;
  • Guardare le scritte sui cartelloni
Nei tempi di attesa dallo sport o dal dottore
  • Avere con se la propria borsa dei libria
  • Scrivere un raccinti insieme, una frase ciascuno;
  • Fare una lista delle cose che occorrono per lo sport, la spesa, …..
  • Scrivere un diario o un giornale;
  • Leggere insieme;
Al supermercato
  • leggere le etichette , 
  • cercare le frasi, 
  • cercare le lettere con lo stesso suono della scritta
La lettura a casa:
  • Leggere ad alta voce ogni giorno;
  • Fare la tessera in biblioteca;
  • Sottoscrivere un abbonamento ad una rivista per tuo figlio
  • Giocare a scarabeo
  • Leggere  le ricette di cucina
Scrivere a casa:
  • Scrivere un diario
  • Farsi aiutare a scrivere appunti, biglietti di ringraziamento, inviti
  • Scrivere ricette
  • Scrivere mail agli amci
  • Fare un album di foto con le note
  • Comporre poesie

Mi rendi conto che molte di queste cose sono anche banali, ma nella loro semplicita personalmente sfuggono nella mia quotidianita'.

Per  concludere condivido il volantino che ci e' stato lasciato per aiutare i bambini a scegliere il libro giusto da leggere:

Choosing Just Right Books
You might hear your child say, “I need a ‘just right’ book for school.” What does that mean?
The “easy readers” or “Level 1, 2, 3” readers that you see at many bookstores are not always easy or appropriately matched to a grade level. The designation often refers to the content not the readability. Your child might like a story about this topic, but it isn’t necessarily a story they can read independently.
Finding the right book for your child means finding a book your child wants to read and can read with ease.
Use the Five Finger Rule as a guide.
  1. Open to a page of the book. 
  2. Begin reading. 
  3. Each time you come to a word you don’t know, hold up 1 finger. 
  4. After you finish reading the page, check to see how many fingers you are holding up.

mercoledì 13 novembre 2013

Un altro modo di vivere il calcio

Sono atterrato negli Stati Uniti con la consapevolezza che una delle cose che mi sarebbero mancate sono le chiacchiere del Lunedi' (e Martedì', Mercoledi' …) in merito al “calcio”.
Sui giornali locali, alla televisione, vedevo sempre foto e immagini di atleti e giocatori, ma ero incapaci di riconoscerli ...e mi diceva bene se trovavo un piccolo box in qualche angolo del tipico giornale americano da 50 pagine, che riferisse dei risultati del “soccer”: pagine e pagine di Baseball, Football, Baskeball e Hokey, qualche trafiletto di altri sports come Indy Car, Athletics, e poi forse ….

Altra cosa che ho sempre pensato, e' che i miei figli non avrebbero mai praticato il  calcio come attivita' sportiva: sebbene, da buon italiano medio, mi sia sempre piaciuto tirare calci al pallone, ho pensavo fosse meglio offrire loro altre opportunita'; per dare calci al pallone basta un prato, quattro zainetti e un bel pallone …

Poi invece anche in questo i progetti sono cambiati:

forse perche' anche avrei io trovato qualcuno con cui parlare di una palla rotonda che si prende a calci;
forse perche' sentivo che potevo dare il mio supporto ai miei figli in questo sport piu' che in altri;
forse perche' Irene ce lo ha espressamente richiesto …
fatto sta che a Settembre mi trovo sul sito del Winchester Soccer Team (http://www.winchestersoccer.net/) ad iscrivere mia figlia a questa “scuola calcio”

Innanzitutto scopriamo quanto questa attivita' sia incredibilmente popolare tra le ragazze: sebbene il Winchester Soccer Club abbia ben 4 squadre di Girls Under 10, Irene viene messa in lista d'attesa, e solo dopo un paio di giorni iscritta regolarmente, a pochi giorni dall'inizio delle attivita'.

Sempre sul sito troviamo un bellissimo decalogo per i genitori che trovate a questo link, http://www.winchestersoccer.net/Default.aspx?tabid=146374 , ma di cui mi piace condividere qui la parte relativa al "Incoraggiamento"


  •     Recognize what your child is trying to do, not the result.
  •     Making mistakes is part of learning.
  •     It is the coach’s responsibility to focus on specifics, and the parent’s responsibility to praise their child’s effort.
  •     Positive reinforcement (great effort, great idea, good try). Don’t be a negative influence, avoid comments like, “what are you doing” “PASS the ball”, “wake up”.

Che tradotto suona come

  •     Riconosoci cosa tuo figlio sta cercando di fare, non il risultato.
  •     Fare errori fa parte dell'apprendimento.
  •    E 'responsabilità del coach di concentrarsi sugli aspetti tecnici, e la responsabilità dei genitori per lodare lo sforzo del loro bambino.
  •     Evidenziare gli aspetti positivi (Ottimo lavoro, buona idea, buon tentativo). Non passare un messaggio negativo, evita commenti come “Cosa stai facendo” “passa la palla”, “sveglia”.

A questo si accompagna  la richiesta ai genitori di partecipare come Coach o Assistant Coach (per ora non mi lancio).Gli allenamenti si svolgono  2 volte alla settimana sul campo del quartiere, dove piu' squadre si allenavano contemporaneamente su spazi ben delimitati … A Winchester ci sono almeno 4 giardini pubblici in cui sono disegnati un minimo di 3 campi ciascuno.

Non si pue' dire che si presti attenzione  a tecnica e  tattica, ma piuttosto ad imparare a dare il calcio giusto al pallone e “Have Fun!” e' il principale scopo degli allenamenti. E vi assicuro che Irene finiva ogni volta esausta e molto contenta.

Poi ogni Sabato mattina c'e' la partita: la squadra di Irene, le Candy Canes era inserita in un girone con un altra squadra di Winchester, quella di Concord, quella di Lexinghton e quella di Sudbury: e' stato bello accompagnarla e con la scusa girare anche per i paesi “dei dintorni” (anche 45 minuti di macchina per raggiungere il campo avversario) e trovare dei campi e dei parchi bellissimi.



Era poi fantastico vedere lo spirito con cui giocano e come tutti i genitori siano coinvolti per la squadra e non per la loro figlia; l'importanza  del  rispetto per il compagno e l'avversario e'  sempre qualcosa che va  oltre il risultato: tutti bloccati se qualcuno si faceva male; a fine partita a condividere la merenda che i genitori a turno preparavano per tutte le ragazze;  grandi saluti e feste tra squadra vincente e perdente alla fine della partita.







Per Irene e' stato sicuramente un mezzo per conoscere ed integrarsi “senza pensieri” ( per quelli bastiamo noi)  con altri coetanei,  in un clima che assomiglia molto a quello dei nostri gruppi scout o parrocchiali.....dove ti si sprona a fare “il tuo meglio” ma anche ad apprezzare quanto riesci a dare.

Passateci la metafora: e' come aver trovato nel frigo una banconota.....mai avresti pensato di poterla trovare li :), e purtroppo di  non trovarla  altrove, dove normalmente la avresti cercata   ( ad esempio nella parrocchia locale).

Lo scorso Sabato e' stata l'ultima partita della stagione, (qui la stagione dura da Settembre a meta' Novembre)  ma gia le ragazze si stanno organizzando per la prossima primavera quando iniziera' la nuova “season” (Aprile-Giugno), e comunque alcune mamme hanno invitato a casa loro tutte le famiglie al party delle Candy Canes il prossimo Sabato.

Great Job!

Come dice sempre il coach alle ragazze

martedì 12 novembre 2013

Quando la storia inizia solo 300 anni fa

Oggi mi sono trovato a fare una lezione di storia durante una riunione di lavoro e facevo fatica a credere a quello che sentivo dire.

Qui e' arrivato il freddo, quello vero, da sottozero ... e quindi era arrivato il momento di tirar fuori dallo scatolone la mia sciarpa. Questa sciarpa che mi sono portato dall'Italia e' quella con cui andavo allo stadio e che quindi presenta il logo della mia squadra del cuore, che poi e' molto simile a quello della mia citta'.

In particolare l'animale raffigurato e' proprio quello della famosa leggenda di Romolo e Remo: ogni italiano conosce la storia della nascita di Roma e dei gemelli Romolo e Remo che vengono allattati da una lupa ...

Posso capire che non venga riconosciuto il simbolo stampato su di una sciarpa, ma davvero mi e' parso incredibile che tra le persone intorno al tavolo (parliamo di managers e tecnici di un certo livello, non di bambini) nessuno conoscesse la legenda della nascita di Roma: qui la storia parte da 300 anni fa ... il resto non conta!

sabato 9 novembre 2013

Halloween visto da vicino

Prima di oggi, come molti italiani, avevamo una conoscenza di cosa significasse Halloween per quello che eravamo riusciti a recepire dai vari canali: a partire dalla striscia di Linus fino agli ultimi telefilm che ci raccontano della vita quotidiana negli States.

Questa volta vogliamo raccontarvi quello che abbiamo invece vissuto direttamente.

Gia da meta settembre, ci rendiamo conto che l'aspetto delle case del nostro vicinato e' cambiato: sono spuntati dei strani “ personaggi “ impagliati ( mia figlia mi rende edotta sul loro nome “scared crow” comunemente conosciuti come spaventapasseri) mollemente adagiati sulla sedia di fronte l'uscio, nelle  piu ' comuni faccende affaccendati: fumare, leggere il giornale...




A meta ottobre, cominciano a spuntare dai giardini dei vicini di casa, non meglio identificati pezzi di ossa, lapidi, mani che cercano di acchiappare i passanti....decisamente macabri: resistiamo alle pressioni della prole che vorrebbe trasformare il nostro giardino in quello della famiglia Addams, ma gli facciamo presente che non gradiamo l'idea di mancare di “ rispetto” in questo modo ai nostri amati defunti.



Fatto sta che anche loro sembrano convinti  e si dirottano su zucche luminose, decalcomanie di streghe, gatti neri, e ragnatele finte.



Ma anche i vicini non scherzano








Sempre a meta Ottobre, una delle Chiese  vicino a casa  nostra, per la precisione la “Second Congregational Church”, allestisce sul  campo esterno sul retro del loro edificio, uno stuolo di zucche di ogni forme e colore. Una parata spettacolare!!!

Sul loro sito leggiamo:

Proceeds from the Pumpkin Patch benefit the Navajo Nation (who grow the pumpkins for us in New Mexico), The Woburn Council for Social Concern, our local Middle School (McCall Middle School, who graciously provides youth volunteers each year to help us), and the ministry of our church”


Nel supermercato troviamo curiosi attrezzi che servono per il “ pumpink carving” e qualche esempio davvero ben riuscito



A  scuola un organizzatissimo comitato dei genitori organizza per il venerdi' antecedente l'ultimo giorno di Ottobre, una festa a scuola, degna di un evento aziendale.

Rimaniamo increduli di fronte a quanto ci troviamo davanti agli occhi: nella palestra sono stati organizzati dei giochi a sfondo “spaventoso” come il lancio del topolino dentro il canestro o il colpire lo spaventapasseri con la palla da football, ma dall'altro lato anche il DJ per far danzare le maschere, neanche fossimo nel paese di Footloose (ricordo a tutti che stiamo parlando di una scuola elementare).






Nella mensa invece il comitato organizzatore ha dato il meglio di se con un percorso dell'orrore in cui alcuni genitori si nascondevano per fare “bohh” a chi passava tra una ragnatela e un teschio luminoso, ma anche stands per il trucco, per disegnare e per i giochi per i piu' piccoli ...








Da un lato poi era stata organizzata la vendita dei dolci “mostruosi” che le stesse famiglie avevano preparato per l'evento e che venivano riventuti alle famiglie per il finanziamento della festa stessa e di tutte le attivita' utili alla scuola stessa








In effetti questo era il principale scopo della festa e grande evidenza era posta alla riffa finale dove diversi sponsor avevano messo in palio dei premi: c'era ovviamente l'Ipad e la bambola “American Girls”; c'era il premio di un monopattino elettrico e un pomeriggio di shopping al centro di Winchester, ma anche premi molto piu' fantasiosi come la giornata da preside della scuola o il parcheggio riservato per un mese all'interno della struttura, la cena con quell'insegnante o 4 biglietti per la partita di hokey universitario …


Il tutto sempre per finanziare le necessita' della scuola (magari un giorno proveremo a fare uno specifico post sul coinvolgimento dei genitori nella scuola)

Ovviamente tutti i bambini, ma anche molti degli adulti sono in maschera per l'occasione.

Nel frattempo ci arriva dalla maestra questa comunicazione:

To: Fourth Grade Students and Families

YOU'RE INVITED TO

DECORATE GLOBAL PUMPKINS!!!
Thursday, October 31, 2013
9:00-9:45am

BYOP
(Bring Your Own Pumpkin)
Small enough for your child to carry to school; big enough to fit seven continents!

YOU MAY SEND IN PUMPKINS ON OR BEFORE Tuesday, 10/29
We will be using templates to outline each continent in its approximate location on our pumpkin globes.  Then the children will paint and decorate the oceans, continents, and landmarks!
If you'd like, you may also send in a package of decorations for all to share. Use your imagination or choose from our suggested list:
foam shapes or sequins such as palm trees, snowflakes, suns, animals, plants to glue on appropriate continents; glitter glue, tacky glue, yarn, ribbon, felt,
scraps of material...

Parent helpers are welcome!!


e questo e' il risultato:



Sulla stampa locale vedo le foto delle sfilate nelle citta' limitrofe: veramente orribili certi costumi, di cattivo gusto ogni oltre limite. A esemplificazione cito, ahime, la donna vestita da partoriente con il ventre tagliato e... vi lascio immaginare :'(((((((((

E arriva la sera di Halloween a Winchester: le mamme mi spiegano che si cena prima del solito, (oddio!!!!) e dotati di light stick, gruppetti di genitori con bambini, calate le tenebre, si aggireranno per le strade del vicinato.




Per chi ha presente l'abitazione di Harry Potter, prima che arrivino i dissennatori, l'atmosfera e' un po' quella: buio ( ma perche' non ci sono i lampioni!!!), candele, ragni, pentoloni, gatti neri e zucche.

La  regola, non scritta, e' che li' dove la luce e' accesa sulla porta, si puo' procedere  a suonare il campanello, li' dove e' buio meglio non disturbare (e anche l'ultima puntata di Gray's Anatomy ce lo ha confermato)

Abbiamo suonato ad una ventina di case: ci hanno accolto alla porta persone,sorridenti, come se fossimo sempre i loro primi trick and treackers, nonne bicentenarie vestite da zucche,  signore con la collana di perle, ma con la maschera da uomo calvo con il sigari. Tutti hanno voglia di parlare, di scambiare due chiacchiere....c'e voglia di ridere, scherzare, di salutarsi da buoni vicini.





Dimenticavo che la nostra scuola elementare ha chiesto ai bambini per questa serata di fare anche trick and treackes per l'UNICEF con la campagna “ KIDS HELP KIDS”. I bambini avevano tutti una scatolina con cui chiedevano, dopo aver sgraffignato caramelle, di sostenere l'Unicef: non c' e' stato uno, dico uno, che glieli ha negati o anche solo ha detto “ non ho spicci” oppure “ sono gia passati”. Tutti hanno donato qualcosa!
Incredibile ai miei occhi