Come non pensare in questo periodo all'emozione e alla bellezza del momento in cui con tutta la famiglia ci si ritrova intorno al presepe e all'albero per lo scambio di doni ... e quando dico famiglia intendo molteplici generazioni che passano una giornata insieme tra risate, grandi abbuffate e giocate a tombola e/o a carte.
giovedì 18 dicembre 2014
sabato 13 dicembre 2014
L'omino di pan pepato
Chi lo avrebbe mai detto che questa favola tanto ascoltata fino a consumare il file (santo lo zio Piero), diventasse realtà'
"C'era una volta un'anziana coppia che non aveva figli. Durante un particolare inverno freddo e silenzioso, marito e moglie si sentivano tristi e soli. Così l'anziana signora decise di creare un bambino dando forma ad un impasto.
lunedì 1 dicembre 2014
ll boscaiolo e l'albero di Natale
Non nascondiamo ai nostri amici ecologisti che oggi ci e' proprio sembrato di toccare i limiti del proibito, ma oramai e' fatta!
Abbiamo fatto l'esperienza, per noi nuova e quindi meritevole di essere raccontata, della ricerca, taglio e carico sul tetto della macchina del nostro albero di Natale: un vero albero, profumato di resina, con gli aghi ed i ghiaccioli che cadono dappertutto.....mai successo prima d'ora!
venerdì 7 novembre 2014
Mentor Program
Il mentor program è una esperienza che viene proposta ai bambini di quarta e quinta elementare. Sostanzialmente si da loro la possibilita' di approfondire con un mentor esterno alla scuola, un ambito lavorativo/professionale di loro interesse, ma non necessariamente legato a quello che desiderano “fare da grandi”.
sabato 27 settembre 2014
Shoulder to shoulder
A volte lo spunto per una riflessione sulla vita da queste parti può arrivare anche da eventi non lieti.
Ero dubbioso se pubblicare questo post, ma in fondo anche questo è parte della nostra esperienza di vita negli Stati Uniti, o meglio in questo specifico posto dove viviamo, Winchester (MA).
In effetti poi non sono neanche sicuro che quanto sia successo sia generalmente proprio della cultura americana ... oppure se il fatto di esserci spostati da una grande città come Roma ad un paese di 25.000 anime, ci ha palesato meccanismi sociali ed istituzionali di cui semplicemente ignoravamo l'esistenza in patria.
lunedì 1 settembre 2014
AAA Cercasi nuovo Sopraintendente del Distretto Scolastico
Ebbene si, il vecchio Sovraintendente del Dipartimento dell'Educazione del Comune di Winchester (MA), sta andando in pensione!Stiamo in questi giorni assistendo al processo di assunzione della persona che a partire dal prossimo anno, sara' chiamato a svolgere il suo ruolo e le funzioni a questo preposte.
E voi che c'entrate? Si chiederà qualcuno.
E voi che c'entrate? Si chiederà qualcuno.
venerdì 29 agosto 2014
Reading Rocks
La nuova lista è pronta!
Ogni anno, per i ragazzi di quarta e quinta elementare delle cinque scuole elementari di Winchester (MA), viene definita la "lista dei libri suggeriti" come lettura, che distribuita a tutti gli studenti, e resa disponibile presso la Biblioteca ed il negozio di libri.
Per gli studenti che entro la Primavera dell'anno successivo, avranno letto almeno cinque libri della lista potranno votare il loro favorito, mentre chi ne avrà letti almeno 8 potrà essere candidato per partecipare alla sfida cittadina come rappresentante della propria scuola alla "Battaglia dei Libri", che si svolge a Maggio.
giovedì 28 agosto 2014
ASRoma a Boston
Ok! Non ho resistito.
Anche quest'anno la Magggica è venuta a Boston, e questa volta per giocare una partita, e io ne ho approfittato.
lunedì 26 maggio 2014
Tax return: Prima esperienza
Fatto!
Anche noi abbiamo superato l'ostacolo della prima esperienza con la dichiarazione delle tasse US.
Qualche commento?
La prima cosa che si nota è quanto sia qui ben chiaro il concetto di federalismo:ogni anno si compila una dichiarazione all'IRS -Internal Revenue Service ( www.irs.gov) per la parte federale, e poi si compila nuovamente la medesima dichiarazione, specifica per quegli Stati dove si è stati per lavoro. Bada bene: non sto parlando di un contratto di lavoro da libero professionista, bensì di un contratto di dipendenza con una Company, che periodicamente manda il suo dipendente a lavorare in altri Stati.
Inutile dire che ogni Stato applica una diversa aliquota di tassazione.
Anche noi abbiamo superato l'ostacolo della prima esperienza con la dichiarazione delle tasse US.
Qualche commento?
La prima cosa che si nota è quanto sia qui ben chiaro il concetto di federalismo:ogni anno si compila una dichiarazione all'IRS -Internal Revenue Service ( www.irs.gov) per la parte federale, e poi si compila nuovamente la medesima dichiarazione, specifica per quegli Stati dove si è stati per lavoro. Bada bene: non sto parlando di un contratto di lavoro da libero professionista, bensì di un contratto di dipendenza con una Company, che periodicamente manda il suo dipendente a lavorare in altri Stati.
Inutile dire che ogni Stato applica una diversa aliquota di tassazione.
giovedì 15 maggio 2014
#thankateacher
Facciamo da sponda alla nostra amica Renata con il suo post, raccontando la nostra prima esperienza di "Teachers Appreciation Week".
Tutti noi genirori sappiamo quando dobbiamo essere grati agli insegnanti dei nostri figli per il percorso formativo attraverso il quale i bambini vengono supportati quotidianamente nell'apprendimento di " cose nuove".
martedì 13 maggio 2014
MCAS -Massachusetts Comprehensive Assessment System -ovvero la valutazione della efficacia dell'offerta formativa
Per chi ci conosce, sa bene come siamo stati sempre molto puntigliosi ed esigenti nella scelta della scuola per i nostri figli, fino a diventare oggetto del ludibrio affettuoso dei nostri amici, che ogni anno ci hanno visto trafelati nel cercare di "assistere" a tutto gli "Open Day" delle scuole di Monteverde.
Qui ci siamo dovuto subito adeguare alla regola che la scuola di competenze e' solo e soltanto quella di pertinenza alla via dove si abita: in generale non si ammettono deroghe, ne per nonni residenti, ne per vicinanza al lavoro, ne per quant’altro.
E da qui il fatto che ogni statunitense ( e non ) con prole al seguito, che debba spostarsi, vada a scegliere la loro dimora, nei limiti del possibile, nelle cittadine dove il sistema scolastico e' valutato come il migliore.
E come fai a sapere quali sono queste cittadine, mi direte voi?
Qui ci siamo dovuto subito adeguare alla regola che la scuola di competenze e' solo e soltanto quella di pertinenza alla via dove si abita: in generale non si ammettono deroghe, ne per nonni residenti, ne per vicinanza al lavoro, ne per quant’altro.
E da qui il fatto che ogni statunitense ( e non ) con prole al seguito, che debba spostarsi, vada a scegliere la loro dimora, nei limiti del possibile, nelle cittadine dove il sistema scolastico e' valutato come il migliore.
E come fai a sapere quali sono queste cittadine, mi direte voi?
martedì 29 aprile 2014
Skype-migranti
Sono al supermercato con mia figlia ... Fuori diluvia, molti i frastuoni, le luci, i movimenti.
Chiedo a mia figlia se ha visto la ricotta, e subito una signora non giovanissima che fino a quel momento non avevo notato, alza lo sguardo verso di me e mi sorride: " Che bello sentire parlare Italiano!".
Mi fermo a chiacchierare.
Non e' la prima volta che ci accade, anzi!!!! Non so ben dire da cosa dipenda questa giovialità' di rapporti tra perfetti sconosciuti ma, di fatto, da quando siamo sbarcati qui, partendo da Ikea, passando per gli arrivi del Boston Logan Airport, alla pista di pattinaggio, fino al supermercato di oggi, questi sono stati i luoghi dove fino ad oggi abbiamo avuto modo di incontrare italiani, e di ritrovarceli poi anche in altri contesti, fino ad arrivare ad una stabile e piacevole frequentazione; Amiamo dire che gli Italiani a Boston e hinterland sono come la "corona di un rosario": conosciuto uno, "sgrani" molti altri.
Chiedo a mia figlia se ha visto la ricotta, e subito una signora non giovanissima che fino a quel momento non avevo notato, alza lo sguardo verso di me e mi sorride: " Che bello sentire parlare Italiano!".
Mi fermo a chiacchierare.
Non e' la prima volta che ci accade, anzi!!!! Non so ben dire da cosa dipenda questa giovialità' di rapporti tra perfetti sconosciuti ma, di fatto, da quando siamo sbarcati qui, partendo da Ikea, passando per gli arrivi del Boston Logan Airport, alla pista di pattinaggio, fino al supermercato di oggi, questi sono stati i luoghi dove fino ad oggi abbiamo avuto modo di incontrare italiani, e di ritrovarceli poi anche in altri contesti, fino ad arrivare ad una stabile e piacevole frequentazione; Amiamo dire che gli Italiani a Boston e hinterland sono come la "corona di un rosario": conosciuto uno, "sgrani" molti altri.
La Signora che mi ferma pero', appartiene ad un altro tipo di immigrati a Boston: e' della provincia di Frosinone, e mi racconta che e' arrivata qui negli anni cinquanta, che ha smesso di lavorare da poco, e solo da pochi anni si permette il lusso di tornare ogni anno a casa. Mi chiede come mai sono arrivata qui, le racconto, e lei ad un certo punto mi chiede se ho nostalgia.
C'e mia figlia con me, va bene la giovialità ma devo comunque "fare la parte" (almeno con la perfetta sconosciuta incontrata al supermercato ), cerco di sdrammatizzare, le dico che quest'anno e' volato, che non abbiamo mai veramente sentito la " cesura" dalle persone care, grazie a Skype, What's up, telefonate giornaliere attraverso i numeri verdi.
C'e mia figlia con me, va bene la giovialità ma devo comunque "fare la parte" (almeno con la perfetta sconosciuta incontrata al supermercato ), cerco di sdrammatizzare, le dico che quest'anno e' volato, che non abbiamo mai veramente sentito la " cesura" dalle persone care, grazie a Skype, What's up, telefonate giornaliere attraverso i numeri verdi.
La signora mi guarda mentre parlo, annuisce mi dice che ai suoi tempi si parlava soprattutto con i telegrammi e che anzi, l'arrivo di un telegramma era foriero di notizie infauste e poi ... si sgretola!!!! Mentre si commuove, mi racconta che nel 1962 il padre si ammala e lei via telefono, attraverso ben 3 collegamenti ( Boston-New York, New York-Roma, Roma-Frosinone) riesce a salutarlo per l'ultima volta............13 minuti di conversazione = 130 dollari.
Ci salutiamo, mi abbraccia e mi bacia: mi ringrazia per la conversazione.Io vado via dal supermercato senza ricotta, con il cuore in subbuglio: saremmo stati noi in grado di sopportare quanto i nostri padri hanno patito lontano dai loro cari? Esiste il modo di non mandare perdute tali memorie? Possiamo noi fare tesoro di queste sofferenze passate?
sabato 26 aprile 2014
Il business dei capelli
Non so perché, ma a nessun bambino piace farsi tagliate i capelli.
Ogni volta che giunge il momento di portare i gemelli dal barbiere perché in testa hanno un enorme cespuglio bisogna inventarsi nuove e incredibili operazioni per convincerli ... e raramente il tutto avviene con tranquillità e il sorriso sulla bocca dei bambini e del povero, malcapitato parrucchiere.
In passato siamo anche arrivati a cercare di provvedere noi, con conseguenze disastrose per le loro povere testoline, che poi sono dovute ripassare sotto le forbici di un professionista.
Nella patria di Walt Disney e degli eterni Peter Pan non potevano non trovare una soluzione a questo atavico problema, e così eccoci da Snip-it, un posto che tutto sembra tranne un parrucchiere per bambini, a partire dalla sala d'attesa.
Ogni bambino ha una propria postazione dotata nell' ordine di : grande poltrona, grande mouse, grande schermo televisivo da utilizzare per un cartone o videogiochi.
Con queste premesse i nostri figli si sarebbero sottoposti a qualsiasi tortura.
Vogliamo parlare del catalogo dei tagli da bambino e del catalogo dei tagli da bambina? Due tomi con tagli e pettinature ( queste particolarmente simpatiche) in stili e fogge mai viste prima!
Oppure della sala in cui puoi organizzare il party con le amiche
E per finire passata di gel, spray profumato e passaggio al cesto delle caramelle (per la gioia del dentista) che ovviamente non è un normale cesto ma piuttosto una macchina spara sorprese.
I prezzi: tenendo presente che nella cittadina dove viviamo, i 3 parrucchieri del posto mettono il taglio bambino a 30 dollari ciascuno, ( a cui vanno aggiunti 5 dollari di mancia), in questo posto con 23 dollari a cranio (mancia inclusa) passa la paura!!!
Restando in tema di capelli per l' infanzia, con ilarità segnaliamo questo posto: http://www.liceaunties.com .
Il cui unico scopo e' quello di debellare gli ospiti infestanti le teste dei bambini, a dei prezzi esorbitanti !!
Ebbene si ! Hanno fatto il business con i pidocchi
mercoledì 23 aprile 2014
Patriot Day
Lunedì scorso (21 aprile) nel Massachusetts si festeggiava il Patriot day, ricorrenza che viene celebrata solo in 3 dei 50 stati americani, e ricorda l'inizio della rivoluzione americana. La guerra di indipendenza americana, chiamata anche rivoluzione americana, fu il conflitto che, tra il 1775 e il 1783, oppose le tredici colonie nordamericane, diventate successivamente gli Stati Uniti d'America, alla loro madrepatria, il Regno di Gran Bretagna.
Ci hanno insegnato che l'evento scatenante è stata la rivolta avvenuta nel porto di Boston con i coloni che gettano in mare il carico di tè destinato ai salotti inglesi. E in città esiste una ricostruzione di tale evento, visitabile tutti i giorni, di fronte al Boston Children Museum.
Ma questa data fa riferimento ad un altro evento molto caro agli americani del New England.
A pochi passi dalla cittadina dove viviamo c'e la cittadina di Lexington, famosa per la "battaglia di Lexington" che venne combattuta il 19 aprile 1775 nei pressi dei villaggi di Lexington e Concord; lo scontro vide impegnati un contingente di truppe britanniche, partito da Boston sotto il comando del tenente colonnello Francis Smith, ed un gruppo di minutemen della milizia coloniale.
Per commemorare questa battaglia è stato istituito il Patriots' Day, giorno di festa celebrato il 3º lunedì di aprile di ogni anno negli Stati federatidel Massachusetts, del Maine e del Wisconsin.
Ogni anno quindi, alle 05.30 del mattino, il terzo Lunedì di Aprile, in questa cittadina viene commemorato l'evento.
E così, lasciando moglie e figli a dormire, ho assistito, alla ricostruzione storica della prima battaglia che sancì la voglia degli americani di non essere più una colonia europea, ma piuttosto il primo stato indipendente sul suolo americano.
Nonostante fossero passate da poco le 5, intere famiglie erano presenti ! la maggior parte di loro indossava il copricapo da colono dell'epoca, e molte delle persone erano attrezzate con sedie da pic-nic o scale per poter avere una visuale migliore della rappresentazione.
Alle 5 e 45, quando oramai comincia ad albeggiare, abbiamo sentito in lontananza i tamburi delle truppe inglesi, e un uomo a cavallo correre verso la casa colonica per avvisare i suoi abitanti;
Un gruppo di uomini è quindi uscito di corsa dalla casa con il classico cappello, i calzoni 'alla zuava' e il moschetto in mano e si è andato a schierare al centro del parco.
Poi sono arrivati gli inglesi in uniforme rossa ... si sono schierati sul campo, e dopo un paio di manovre, hanno caricato e sparato ( a salve) con i moschettoni.
Per i coloni non c'è stato scampo e la ricostruzione storica è terminata con le donne che accorrono per soccorrere i feriti e piangere i caduti.
Gli americani sono anche capaci di celebrare una sconfitta, se questo è il preludio di una rivoluzione!
Finito l'evento tutti si sono incamminati verso le loro case e io sono tornato alla mia moderna automobile per tornare a casa e fare colazione con il resto della famiglia.
Ci hanno insegnato che l'evento scatenante è stata la rivolta avvenuta nel porto di Boston con i coloni che gettano in mare il carico di tè destinato ai salotti inglesi. E in città esiste una ricostruzione di tale evento, visitabile tutti i giorni, di fronte al Boston Children Museum.
Ma questa data fa riferimento ad un altro evento molto caro agli americani del New England.
A pochi passi dalla cittadina dove viviamo c'e la cittadina di Lexington, famosa per la "battaglia di Lexington" che venne combattuta il 19 aprile 1775 nei pressi dei villaggi di Lexington e Concord; lo scontro vide impegnati un contingente di truppe britanniche, partito da Boston sotto il comando del tenente colonnello Francis Smith, ed un gruppo di minutemen della milizia coloniale.
Per commemorare questa battaglia è stato istituito il Patriots' Day, giorno di festa celebrato il 3º lunedì di aprile di ogni anno negli Stati federatidel Massachusetts, del Maine e del Wisconsin.
Ogni anno quindi, alle 05.30 del mattino, il terzo Lunedì di Aprile, in questa cittadina viene commemorato l'evento.
E così, lasciando moglie e figli a dormire, ho assistito, alla ricostruzione storica della prima battaglia che sancì la voglia degli americani di non essere più una colonia europea, ma piuttosto il primo stato indipendente sul suolo americano.
Nonostante fossero passate da poco le 5, intere famiglie erano presenti ! la maggior parte di loro indossava il copricapo da colono dell'epoca, e molte delle persone erano attrezzate con sedie da pic-nic o scale per poter avere una visuale migliore della rappresentazione.
Alle 5 e 45, quando oramai comincia ad albeggiare, abbiamo sentito in lontananza i tamburi delle truppe inglesi, e un uomo a cavallo correre verso la casa colonica per avvisare i suoi abitanti;
Un gruppo di uomini è quindi uscito di corsa dalla casa con il classico cappello, i calzoni 'alla zuava' e il moschetto in mano e si è andato a schierare al centro del parco.
Poi sono arrivati gli inglesi in uniforme rossa ... si sono schierati sul campo, e dopo un paio di manovre, hanno caricato e sparato ( a salve) con i moschettoni.
Per i coloni non c'è stato scampo e la ricostruzione storica è terminata con le donne che accorrono per soccorrere i feriti e piangere i caduti.
Gli americani sono anche capaci di celebrare una sconfitta, se questo è il preludio di una rivoluzione!
Finito l'evento tutti si sono incamminati verso le loro case e io sono tornato alla mia moderna automobile per tornare a casa e fare colazione con il resto della famiglia.
venerdì 4 aprile 2014
Sentirsi diciottenni ...
... senza averlo chiesto.
Questo è quello che ci è capitato nell'ultimo mese.
Per quasi tutti i maggiorenni d'Italia una delle tappe fondamentali verso la maturità è infatti il conseguimento della tanto agognata patente di guida per automobili, che anche noi QUI, abbiamo dovuto conseguire nuovamente: la Driving License dello stato del Massachusetts.
In questo stato la patente Italiana è utilizzabile fino al massimo di 12 mesi dall'ingresso negli USA;una volta acquisita la residenza nel Massachusetts diventa obbligatorio convertire la propria licenza, in quella dello stato dove si risiede.
Poiché la conversione è possibile solo per coloro che hanno una patente di guida conseguita in uno degli altri 49 stati degli USA, a noi è toccato sostenere da capo gli esami, sia il test scritto che la prova pratica.
Ci siamo così presentati agli uffici dell'RVM (locale motorizzazione) con i nostri documenti che attestano la nostra residenza nello stato (la bolletta a noi intestata con relativo indirizzo è considerata prova valida a tal fine) e abbiamo sostenuto la prova scritta: una serie di 24 domande chiuse in cui era ammesso sbagliarne un massimo di 6.
La nostra maggiore preoccupazione non era tanto nel conoscere la risposta corretta (in fondo guidiamo da 20 anni), ma piuttosto di non capire " linguisticamente" il quesito. Ebbene, prima di iniziare, a nostra insaputa, ci e' stato chiesto: " In quale lingua desideri sostenere il test?", noi increduli e scettici ( ma ti pare possibile?!?) abbiamo risposto " Italian language"
e loro sono andati a prenderci il quiz in italiano........... sogno o son desto ?!?
Passata la prova scritta ci siamo iscritti per la prova su strada (road test). Il tutto avviene tramite il portale della motorizzazione del Massachusetts che ti offre diverse opzioni di data, in località' diverse nei dintorni della tua abitazione; a te scegliere la data, il luogo e l'ora più congeniale. Dopodiche' abbiamo imparato a nostre spese che la cancellazione di un appuntamento entro tre giorni dall'appuntamento, ti viene addebitato comunque, come se lo avessi sostenuto.
Al momento del road test ti viene richiesto:
Comunque alla fine, come giovani diciottenni (sedicenni da queste parti) ora possiamo sfoggiare le nostre patenti nuove di zecca!
Questo è quello che ci è capitato nell'ultimo mese.
Per quasi tutti i maggiorenni d'Italia una delle tappe fondamentali verso la maturità è infatti il conseguimento della tanto agognata patente di guida per automobili, che anche noi QUI, abbiamo dovuto conseguire nuovamente: la Driving License dello stato del Massachusetts.
In questo stato la patente Italiana è utilizzabile fino al massimo di 12 mesi dall'ingresso negli USA;una volta acquisita la residenza nel Massachusetts diventa obbligatorio convertire la propria licenza, in quella dello stato dove si risiede.
Poiché la conversione è possibile solo per coloro che hanno una patente di guida conseguita in uno degli altri 49 stati degli USA, a noi è toccato sostenere da capo gli esami, sia il test scritto che la prova pratica.
Ci siamo così presentati agli uffici dell'RVM (locale motorizzazione) con i nostri documenti che attestano la nostra residenza nello stato (la bolletta a noi intestata con relativo indirizzo è considerata prova valida a tal fine) e abbiamo sostenuto la prova scritta: una serie di 24 domande chiuse in cui era ammesso sbagliarne un massimo di 6.
La nostra maggiore preoccupazione non era tanto nel conoscere la risposta corretta (in fondo guidiamo da 20 anni), ma piuttosto di non capire " linguisticamente" il quesito. Ebbene, prima di iniziare, a nostra insaputa, ci e' stato chiesto: " In quale lingua desideri sostenere il test?", noi increduli e scettici ( ma ti pare possibile?!?) abbiamo risposto " Italian language"
e loro sono andati a prenderci il quiz in italiano........... sogno o son desto ?!?
Passata la prova scritta ci siamo iscritti per la prova su strada (road test). Il tutto avviene tramite il portale della motorizzazione del Massachusetts che ti offre diverse opzioni di data, in località' diverse nei dintorni della tua abitazione; a te scegliere la data, il luogo e l'ora più congeniale. Dopodiche' abbiamo imparato a nostre spese che la cancellazione di un appuntamento entro tre giorni dall'appuntamento, ti viene addebitato comunque, come se lo avessi sostenuto.
Al momento del road test ti viene richiesto:
- che sia presente un accompagnatore (sponsor) con una patente valida da almeno un anno
- che la macchina abbia il freno a mano tra i sedili anteriori (ora quasi tutte le macchine qui lo hanno come pedale addizionale)
- se pensi di utilizzare una macchina a noleggio bisogna assicurarsi che la società di noleggio consegni tutti i documenti necessari, cosa che normalmente non avviene.
Comunque alla fine, come giovani diciottenni (sedicenni da queste parti) ora possiamo sfoggiare le nostre patenti nuove di zecca!
giovedì 3 aprile 2014
Birthday party
Anche quest'anno siamo arrivati alla fatidica data del compleanno dei nostri figli.
Coloro che hanno partecipato a questo evento nel corso degli
anni passati, sanno che questo è per loro un momento
irrinunciabile, e che a " cascata" comporta per noi un discreto
impegno organizzativo che svolgiamo ogni anno con piacere.
Ovviamente quest'anno abbiamo dovuto rivedere le nostre tradizioni in funzione della situazione logisticamente diversa in cui ci troviamo.
Innanzitutto
qui la primavera ancora non si vede: la neve si è sciolta, ma per i
primi fiorellini dovremo ancora aspettare qualche settimana. Scartata
l'idea del barbecue all'aperto quindi.
La prassi da queste parti vuole che il compleanno venga festeggiato in qualche posto veramente "fun": la pista di pattinaggio sul ghiaccio, la palestra della YMCA con annessa palestra di arrampicata, cinema, spazio giochi con gonfiabili , legoland....Solitamente l'invito arriva attraverso una applicazione fatta su internet dove ti viene chiesto se il bambini parteciperà, quanti pezzi di pizza gradisce e se ha allergie. Finche non completi l'applicazione, ti continuerà' ad arrivare un alert fino al giorno prima dell'evento.
Ovviamente quest'anno abbiamo dovuto rivedere le nostre tradizioni in funzione della situazione logisticamente diversa in cui ci troviamo.
La prassi da queste parti vuole che il compleanno venga festeggiato in qualche posto veramente "fun": la pista di pattinaggio sul ghiaccio, la palestra della YMCA con annessa palestra di arrampicata, cinema, spazio giochi con gonfiabili , legoland....Solitamente l'invito arriva attraverso una applicazione fatta su internet dove ti viene chiesto se il bambini parteciperà, quanti pezzi di pizza gradisce e se ha allergie. Finche non completi l'applicazione, ti continuerà' ad arrivare un alert fino al giorno prima dell'evento.
L'evento dura circa un paio d'ore, con i genitori dei partecipanti rigorosamente fuori dal party; poco cibo, per i nostri standard famelici, di solito 1 fetta di pizza e la torta:questi bambini mangiano veramente poco!!!
Altra cosa che ci ha colpiti: qui "scarta la carta" non esiste!!!! i regali vengono rigorosamente aperti in privato dal festeggiato, onde evitare paragoni che imbarazzerebbero gli invitati. Dopo una settimana, si riceve un bigliettino di ringraziamento da parte del festeggiato e famiglia.
Una volta che poi tutti sono andati via, abbiamo cominciato lo scarto
dei regali, facendo bene attenzione a prender nota di chi ha regalato
cosa..... potete immaginarvi le nostre tabelle incrociate per segnarsi "chi ha
regalato cosa a chi" ...
Alla fine della giornata la gioia e la felicità dei nostri bambini ci ha certamente ricompensato per questo pomeriggio intenso.
Il
giorno dopo abbiamo ricevuto da parte dei genitori mail di
ringraziamento da parte che ci dicevano che i loro figli
volevano prenotare casa nostra ed il "pizzaiolo" per il loro prossimo
compleanno :)
lunedì 17 marzo 2014
Tanto va la gatta al lardo ...
Ed
oggi al Conversation group ci siamo sbizzariti a spiegarci
vicendevolmente il significato letterale e didascalico di queste
sentences.
Potete immaginare il clima di ilarita collettiva
Potete immaginare il clima di ilarita collettiva
OPPORTUNITY
ONLY KNOCKS ONCE
We
should take an opportunity (or chance) when it comes. According to
this saying, it will not come again.
La
fortuna bussa una volta sola; devi cogliere al volo l'opportunita
perche' potrebbe non presentarsi una seconda volta.
WHAT
DOES NOT KILL YOU MAKE YOU STRONGER
This
saying means that it’s the experiences that shape you and that you
will grow stronger from what you go through.
Qualsiasi
esperienza da cui si riesce ad uscire “vivi”, ci rende migliori.
NECESSITY
IS THE MOTHER OF THE INVENTION
When
the need for something becomes imperative, you are forced to find
ways of getting or achieving it.
E'
la versione del nostro “ necessita fa virtu”: quando
le persone hanno bisogno di qualcosa, sono motivati a fare qualcosa,
trovano il modo di farlo.
DON'T
COUNT YOUR CHICKENS BEFORE THEY HATCH
You
use this proverb to warn someone not to plan anything that depends on
a good thing you expect to happen in the future, and tell him/her to
wait until it really happens.
It is used to tell people not to be
too sure that something good you hope for will really happen. It
might not happen after all.
Il
proverbio ammonisce a non pianificare nulla che dipenda da un evento
positivo che ci si aspetta che possa accadere in futuro. Invita le
persone a non confidare troppo nel fatto che questo evento positivo
si realizzi, perche' potrebbe non realizzarsi affatto.
THE
APPLE DOESN'T FALL FAR FROM THE TREE
Kids
are like their parents: like father, like son.
“ Tale
padre, tale figlio”: si riferisce ai
figli che non possono essere diversi dai loro genitori in azioni e
comportamenti.
DON'T
PUT ALL YOUR EGGS IN ONE BASKET
Don't
invest all your money in one company. Never put all your eggs in one
basket. I advise you
to diversify and not to put all your eggs in one basket.
Non investire tutto te stesso in una sola cosa, diversifica l'investimento di te su diversi ambiti.
THERE
IS MORE THAN ONE WAY TO SKIN THE CAT
There
are many versions of this proverb, which suggests there are always
several ways to do something
C'e
piu' di un modo di risolvere i problemi.
EVERY
CLOUD HAS A SILVER LINING
Every
bad situation has some good aspect to it. This proverb is usually
said as an encouragement to a person who is overcome by some
difficulty and is unable to see any positive way forward.
Le
cose negative possono portare cambiamenti positivi
lunedì 3 marzo 2014
Have fun
Siamo tornati ieri sera da una serata molto divertente.
Dove? Vi chiederete ... Al Boston Garden per qualche evento sportivo? In qualche teatro? Noooo, troppo scontato :) ...dalla scuola dei nostri figli.
L'evento, previsto inizialmente a metà Febbraio e poi rimandato per tempesta di neve, è oramai una tradizione della scuola: si tratta della partita di basket tra il corpo docenti e tutti gli studenti dell'ultimo anno, il Fifth Grade.
I nostri bambini sono da settimane eccitatissimi per questo evento di cui hanno sentito raccontare dai coetanei. Nelle settimane precedenti si preparano slogan e magliette. Il comitato genitori e' dietro le quite ad organizzare la logistica dell'evento ( musica, pizza, bibite, gadget e riffa) per come sempre tirare su "qualche" dollaro.
E gli insegnanti hanno lanciato la sfida con questo video che vi consiglio di andare a vedere: https://vimeo.com/86143120
E alla fine il giorno e' arrivato.
50 studenti di 10 anni, schierati a gruppi di 5, contro 30 insegnanti, la Preside ed il personale scolastico ( segretaria e infermiera inclusa) anche loro in campo cinque alla volta per 2 minuti a gruppo, con il Vicepreside come arbitro e compagni, parenti e amici a fare il tifo sugli spalti.
E' stata una sfida emozionante come poche e combattuta fino all'ultimo minuto. Correttezza in campo da parte tutti, voglia di divertirsi nessun "timore reverenziale " da parte dei bambini nel placcare l'insegnante di matematica o piuttosto la principal, nessuno "sconto" per favorire una delle parti.
E alla fine i ragazzi hanno vinto con con giusto merito 34-27
Ovviamente nell'intervallo, da classico americano, non poteva mancare lo spettacolo:
Che si è concluso anch'esso con una "jamsession" divertentissima
Dove? Vi chiederete ... Al Boston Garden per qualche evento sportivo? In qualche teatro? Noooo, troppo scontato :) ...dalla scuola dei nostri figli.
L'evento, previsto inizialmente a metà Febbraio e poi rimandato per tempesta di neve, è oramai una tradizione della scuola: si tratta della partita di basket tra il corpo docenti e tutti gli studenti dell'ultimo anno, il Fifth Grade.
I nostri bambini sono da settimane eccitatissimi per questo evento di cui hanno sentito raccontare dai coetanei. Nelle settimane precedenti si preparano slogan e magliette. Il comitato genitori e' dietro le quite ad organizzare la logistica dell'evento ( musica, pizza, bibite, gadget e riffa) per come sempre tirare su "qualche" dollaro.
E gli insegnanti hanno lanciato la sfida con questo video che vi consiglio di andare a vedere: https://vimeo.com/86143120
E alla fine il giorno e' arrivato.
50 studenti di 10 anni, schierati a gruppi di 5, contro 30 insegnanti, la Preside ed il personale scolastico ( segretaria e infermiera inclusa) anche loro in campo cinque alla volta per 2 minuti a gruppo, con il Vicepreside come arbitro e compagni, parenti e amici a fare il tifo sugli spalti.
E' stata una sfida emozionante come poche e combattuta fino all'ultimo minuto. Correttezza in campo da parte tutti, voglia di divertirsi nessun "timore reverenziale " da parte dei bambini nel placcare l'insegnante di matematica o piuttosto la principal, nessuno "sconto" per favorire una delle parti.
E alla fine i ragazzi hanno vinto con con giusto merito 34-27
Ovviamente nell'intervallo, da classico americano, non poteva mancare lo spettacolo:
Che si è concluso anch'esso con una "jamsession" divertentissima
domenica 16 febbraio 2014
Superbowl
Un passo necessario da compiere nel processo di comprensione della cultura americana e' l'assistere al Superbowl: la finale del campionato di Football Americano.
La principale differenza con gli altri sport principali negli Stati Uniti e' che nel Football, la finale viene svolta in una partita unica, in un campo deciso qualche anno prima, mentre negli altri sport (Baseball e Basketball) la finale si svolge al meglio di piu' incontri. Questa caratteristica da all'evento una visibilita' superiore a qualunque altro evento.
Tutti gli Stati Uniti si fermano per una sera, perchè non importa quale sia la squadra per la quale tu faccia il tifo, quale sia la tua squadra del cuore, ma, essendo questa la partita con le migliori squadre dell'anno, ci si aspetta la miglior partita dell'anno e ha intenzione di perdersela.
Durante i giorni che precedono il match ho ricevuto diversi inviti per assistere insieme ad altri a questo " evento" ... un po come succede in Italia quando la nazionale gioca una finale: ci si vede a casa di qualcuno, ognuno porta qualcosa da mangiare, amici, chiacchiere, risate e tutti davanti al televisore (qui la dimensione minima sono i 50 pollici) per assistere alla partita e in questo caso non per tifare una squadra, ma per godersi lo spettacolo.
E spettacolo e' proprio la parola giusta, perché la partita e' certamente importante, ma lo e' anche tutto quello che ci gira intorno, anche la pubblicità. Poiche' per 30 secondi di pubblicità durante il Superbowl si pagano circa 4 milioni di dollari, ci si aspettano cose strabilianti o comunque particolari da parte di chi spende tali cifre ... si possono trovare innumerevoli dibattiti durante o dopo il Superbowl, non solo sulla partita e quale sia stato il miglior giocatore, ma anche su quale sia stato il miglior "commercial" passato dalla televisione durante le quasi 4 ore di partita
Ecco alcuni degli spot che mi sono rimasti impressi
Il mio preferito
Il più americano
Il più spiritoso
Con più riferimenti
Il più tecnologico
E il grande classico
Momento clue della serata e' stato poi non l'ultimo touch down, ma il concerto durante l'intervallo: un cantante molto in voga al momento come Bruno Mars e una band storica come i Red Hot Chili Pepper che si sono alternati per 10 minuti al centro del campo (che nel frattempo era stato rapidamente trasformato in un palco da concerto)
Insomma devo dire che e' stata una serata davvero piacevole e divertente ...
sabato 1 febbraio 2014
The Crazy English
Condivido con voi alcuni modi di dire piu simpatici e curiosi appresi in questi mesi :
WHERE YOU STAND DEPENDS ON WHERE YOU SIT
La tua opinione e' influenzata dal tuo momento di vita: quello che pensi e' il risultato dell'angolatura da dove vedi le cose
YOUN CAN'T SIT ON THE FENCE ANY LONGER
Ti devi decidere! Non puoi continuare ad essere d'accordo con entrambi le parti.
HE IS SITTING PRETTY
Sta messo bene!
LET'S JUST SIT TIGHT
Non fare niente, stai a bocce ferme!
TWENTY-FOUR SEVEN
24h al giorno per sette giorni alla settimana
THAT LEFT HAS BADE TASTE IN MY MOUTH ABOUT...
Ci sono rimasto male per …
“BROKE”
Niente soldi
THE NAME RINGS A BELL
Questo nome mi ricorda qualcosa che non ricordo, non so
YOUR EYES ARE BIGGER THAN YOUR STOMACH
Vuoi piu' di quel che puoi
IT'S HAPPENS ONCE IN A BLUE MOON
E' qualcosa di inusuale, che non capita mai
YOU'RE SHOWING YOUR TRUE COLORS
Ora ti ho capito bene !
YOU ARE REALLY BLOWING THIS OUT OF PROPORTION
La stai facendo piu' grande di quella che e'
domenica 26 gennaio 2014
Essere un Lynchie
Durante una chiacchierata con persone che hanno appena ottenuto la cittadinanza americana, ci è stato riferito come è facile vedere durante l'evento del giuramento (e gia che si faccia un evento può sembrare incredibile), persone visibilmente commosse fino alle lacrime.
Sebbene questa sia una societá multietnica, quello che si respira qui nella nostra provincia di Boston, è un forte senso di appartenenza alla comunità, intesa come la propria cittadina, la propria parrocchia o la propria scuola, ed in crescendo il proprio Paese.
Tutti si sentono parte della comunità e si danno da fare per essa , contribuendo in varie maniere, sentendosi orgogliosi di farne parte ma anche responsabilmente coinvolti nel tenere ben vivo questo che viene sentito come bene comune, non solo da mantere, ma anche da implementare.
Alcuni esempi pratici:
Il seme di questo senso di appartenenza viene sicuramente alimentato sin dalla scuola elementare: ogni venerdì tutte le classi si incontrano nella mensa per il "canto del buongiorno" prima di iniziare le lezioni.
Discutibile se volete , ma con la medesima finalita " il saluto alla bandiera"che i bambini recitano in classe;
In questa occasione vengono dati degli annunci o lanciate delle attività per tutti i gli alunni della scuola .
Negli ultimi mesi la nostra scuola elementare ( ce ne sono 5 a Winchester)
si é attivata x
Ebbene, siamo orgogliosi di farvi sapere che la scorsa settimana I. è tornata a casa con il suo attestato :-)
Sebbene questa sia una societá multietnica, quello che si respira qui nella nostra provincia di Boston, è un forte senso di appartenenza alla comunità, intesa come la propria cittadina, la propria parrocchia o la propria scuola, ed in crescendo il proprio Paese.
Tutti si sentono parte della comunità e si danno da fare per essa , contribuendo in varie maniere, sentendosi orgogliosi di farne parte ma anche responsabilmente coinvolti nel tenere ben vivo questo che viene sentito come bene comune, non solo da mantere, ma anche da implementare.
Alcuni esempi pratici:
- le ore di volontariato per garantire nei giorni festivi l' apertura della Biblioteca Pubblica;
- persone che si rendono disponibili a fare da tutor linguistici ai "new comers" che hanno bisogno di imparare la lingua;
- il comitato genitori della scuola che organizza eventi ludici di raccolta fondi;
- insegnanti e loro congiunti che il pomeriggio organizzano attivita di " homework activity" per i bambini;
- genitori che la mattina regolamentano il traffico nel parcheggio o aiutano a pranzo i bambini a riciclare correttamente la spazzatura....
Il seme di questo senso di appartenenza viene sicuramente alimentato sin dalla scuola elementare: ogni venerdì tutte le classi si incontrano nella mensa per il "canto del buongiorno" prima di iniziare le lezioni.
Discutibile se volete , ma con la medesima finalita " il saluto alla bandiera"che i bambini recitano in classe;
In questa occasione vengono dati degli annunci o lanciate delle attività per tutti i gli alunni della scuola .
Negli ultimi mesi la nostra scuola elementare ( ce ne sono 5 a Winchester)
si é attivata x
- la raccolta delle lattine x il finanziamento per la scuola;
- il " Read around thew world", un grande gioco per stimolare nei bambini la buona abitudine di leggere;
- la raccolta di generi alimentari per case famiglie o persone povere;
Ebbene, siamo orgogliosi di farvi sapere che la scorsa settimana I. è tornata a casa con il suo attestato :-)
sabato 25 gennaio 2014
Liebster Award
Nei giorni scorsi ci è stato assegnato questo premio. In effetti, praticamente nello stesso giorno abbiamo ricevuto la nomination da due Blog che ringraziamo tanto:
- Parole Sparse : il blog di una nuova amica che abbiamo conoscito attraverso il network degli italiani all'estero)
- In cucina con "Iridi a Stelle e Strisce" : un blog di Renata (meglio conosciuta attraverso il blog Iridi a Stelle e Strisce) dove condivide le sue esperienze culinarie
Queste le regole per partecipare:
.
ringraziare e
linkare il blogger che ti ha nominato e il suo blog;
.
rispondere alle
10 domande poste da chi ti ha nominato;
.
nominare altri 10
blog che hanno meno di 200 followers;
.
ricreare 10
domande;
.
comunicare ai
tuoi nominati la loro la nomina.
1. Come sei arrivato dove sei ora? Amore, lavoro, voglia di avventura...
Voglia di vivere come famiglia un esperienza formativa e umana diversa. Certamente l'opportunita' lavorativa era una condizione necessaria, ma questa e' stata cercata e poi realizzata per concretizzare questa voglia di fare una esperienza familiare.
2. l cibo che ti manca di più dell'Italia e che ora non riesci proprio a trovare
Frutta e verdura con sapore (Vedere questi pomodori sbiaditi o assaggiare le arance che senza succo e' una vera sofferenza), e il caffè espresso (e noi non siamo mai stati dei fanatici del caffè).
3. Un cibo locale che, di fronte a un bel piatto si spaghetti, non potresti mai confessare di adorare
Fish and Chips, ma senza rinunciare allo spaghetto ;-)
4. E quello che proprio non trovi il coraggio di assaggiare?
Il burro di arachidi: anche solo l'odore e' impressionante, ma purtroppo e' entrato in casa nostra perche' i figli lo adorano.
5. La prima consuetudine quotidiana che hai acquisito nel paese dove vivi ora
Preparare i Lunch boxes per i bambini ... il menù della scuola fa attorcigliare le budella.
6. Un termine locale che ti colpisce per il suo significato ?
New comers: da un senso diverso al proprio essere immigrati.
7. La cosa che più ti ha stupito appena arrivata?
Il buon umore delle persone: dalla preside della scuola che ci ha accolto tra i calcinacci dei lavori estivi al postino che consegna la posta con la temperatura ben sotto lo 0
8. Se potessi espatriare in un paese a tua scelta senza preoccuparti di lavoro, distanza, tenore di vita...dove andresti?
Tornerei in Italia ... 40 anni di vita e di relazioni sono sempre difficili da cancellare con un colpo di spugna in pochi mesi. E comunque resta per noi un paese meraviglioso.
9. Dicono che se si impara a contare un una lingua non si cambia più anche se si inizia a pensare in un altra. In quale lingua pensi? Ed é vero conti sempre in italiano?
Per ora i pensieri continuano ad fluire nella lingua materna
10. 1 cosa che é nella tua lista delle cose assolutamente da provare nel paese dove vivi
L’avvistamento delle balene (vedi il post)
Per le domande abbiamo pensato ad approfondire il proprio rapporto con il blogging e la comunicazione con il proprio paese di origine
- Cosa ti ha spinto ad iniziare il tuo BLOG?
- Da quando hai iniziato, e' cambiato qualcosa nel tuo modo di comunicare attraverso il blog?
- Il tuo blog ti ha permesso di conoscere nuove cose? Come?
- Ci sono volte in cui ti sei pentito di quello che hai pubblicato?
- Quanto tempo passi a scrivere sul tuo Blog? E quanto a leggere i blog di altri?
- Quali categorie di blog preferisci seguire?
- Quali strumenti utilizzi per comunicare con il tuo paese di origine che consiglieresti?
- Quali sono le difficolta' principali nel mantenere i rapporti attraverso questi strumenti?
- Quali sono state le sorprese che hai avuto nel gestire i rapporti a distanza?
- Un idea/invenzione che, nel futuro, potrebbe facilitare i rapporti con il paese di origine anche se a distanza?
Ed ecco la lista di altri blog che, seppur saltuariamnete, seguiamo con interesse
- Una famiglia expat in Canada
- Living in San Francisco: That's a Cultural Shock!
- L'ITALIA CHIAMO' risate a tempo di jazz.
- Mamme nel deserto
- nopasanadamama
- Le CuGine d'America
- Iridi a Stelle e Strisce
venerdì 24 gennaio 2014
La giara e le biglie: esche educative in classe
Un articolo di giornale italiano sulla pedagogia e la gestione del rapporto educativo tra adulti e bambini ha stuzzicato in noi la voglia di condividere alcune riflessioni sulle modalità educative che vengono utilizzate nella scuola dei nostri figli qui negli USA.
Quando è nata la nostra primogenita abbiamo cercato di renderci edotti, ed il libro della Phillips " I No che aiutano a crescere" è stato sicuramente uno dei nostri preferiti.
Le nostre esperienze pregresse come educatori scout, la voglia di confrontarci con altri genitori e con gli 'addetti ai lavori' su come essere dei buoni educatori, ognuno nel suo ambito, ci ha sempre stimolato.
Innanzitutto abbiano subito notato come qui tutto venga svolto all'insegna dell' imparare facendo
: una cosa è insegnare il concetto di maggiore e minore tra due numeri, un'altra è giocare a carte dove il conto e il confronto sono necessari per vincere la partita.
Altra grande leva educativa su cui il sistema scolastico fa perno qui é la motivazione, quando invece noi veniamo da esperienze scolastiche in cui il famoso paradigma 'prima il dovere e poi il piacere' ha tracciato la nostra formazione.
Non stiamo qui a discutere sulla bonta o meno di questo o di quel sistema sul lungo perido, ma constatiamo che questo approccio ha sicuramente reso leggero e divertente l' ingresso dei nostri figli in un sistema a loro ignoto e se vogliamo percepito all' inizio come ostile.
Questi i siti, fornitici dagli insrgnanti, di cui siamo diventati quotidiani consumatori
Ancora più interessante è capire come si gestisce la disciplina i bambini a scuola: abbiamo notato in classe un grosso vaso di pieno di biglie colorate ...
La domanda è stata spontanea: ma che ci fanno?
È stato sufficiente ascoltare la maestra che spiegava ai bambini che quel giorno avevano avuto ben 8 comportamenti positivi e per questo sarebbero stati aggiunte altri 8 biglie.
Inoltre, poiché in questo modo il vaso era colmo, la classe meritava un premio è quindi per il giorno successivo era indetto il "pigiama day", con annessa festicciola.
In questi mesi ci e' parso di cogliere come il leitmotiv della relazione docente discente sia basata su un sistema premiante volto ad incentivare i comportamenti positivi e a stimolare tutti ad una emulazione positivia: non ci è sembrato di cogliere un incentivazione ad una competizione aggressiva tra pari, quanto più un buon clima di incentivazione a 'fare del proprio meglio' in un ottica di rispetto reciproco.
Quando è nata la nostra primogenita abbiamo cercato di renderci edotti, ed il libro della Phillips " I No che aiutano a crescere" è stato sicuramente uno dei nostri preferiti.
Le nostre esperienze pregresse come educatori scout, la voglia di confrontarci con altri genitori e con gli 'addetti ai lavori' su come essere dei buoni educatori, ognuno nel suo ambito, ci ha sempre stimolato.
Innanzitutto abbiano subito notato come qui tutto venga svolto all'insegna dell' imparare facendo
: una cosa è insegnare il concetto di maggiore e minore tra due numeri, un'altra è giocare a carte dove il conto e il confronto sono necessari per vincere la partita.
Altra grande leva educativa su cui il sistema scolastico fa perno qui é la motivazione, quando invece noi veniamo da esperienze scolastiche in cui il famoso paradigma 'prima il dovere e poi il piacere' ha tracciato la nostra formazione.
Non stiamo qui a discutere sulla bonta o meno di questo o di quel sistema sul lungo perido, ma constatiamo che questo approccio ha sicuramente reso leggero e divertente l' ingresso dei nostri figli in un sistema a loro ignoto e se vogliamo percepito all' inizio come ostile.
Questi i siti, fornitici dagli insrgnanti, di cui siamo diventati quotidiani consumatori
For this website, students
need a username and password. Students need a password to login to this reading site. Here, students can practiced their reading skills by listening to books, reading books, and taking comprehension quizzes. Students work through stages of leveled books. This website helps students learn their weekly spelling words while having fun at the same time. I will put up the weekly spelling words so your child can review the words and play spelling games to reinforce the learning process. This is not a homework requirement. This is a free website and no login information is needed. Students can practice letter sounds, word families, phonics and other reading skills. There is also a link for math skills. You will find educational games for math, language arts and basic computer skills. This website is designed for students k-3 that presents curriculum content through animated clips, activities, games, and much more. We use Brain Pop Jr. in the classroom to supplement classroom content. This is just a website with games and activities involving Dr. Seuss and his famous characters! |
La domanda è stata spontanea: ma che ci fanno?
È stato sufficiente ascoltare la maestra che spiegava ai bambini che quel giorno avevano avuto ben 8 comportamenti positivi e per questo sarebbero stati aggiunte altri 8 biglie.
Inoltre, poiché in questo modo il vaso era colmo, la classe meritava un premio è quindi per il giorno successivo era indetto il "pigiama day", con annessa festicciola.
In questi mesi ci e' parso di cogliere come il leitmotiv della relazione docente discente sia basata su un sistema premiante volto ad incentivare i comportamenti positivi e a stimolare tutti ad una emulazione positivia: non ci è sembrato di cogliere un incentivazione ad una competizione aggressiva tra pari, quanto più un buon clima di incentivazione a 'fare del proprio meglio' in un ottica di rispetto reciproco.
sabato 4 gennaio 2014
A sciare in Canada
Giusto il tempo di digerire le leccornie della Vigilia e di Natale, che la nostra famiglia si ritrova in una nuova avventura: amanti della montagna e dello sci come noi, non potevamo lasciarci sfuggire l'occasione di questa breve vacanza invernale per una puntatina sulle piste canadesi: subito oltre il confine, a circa 500 km a nord si trova il comprensorio sciistico del Mont Orford, (http://www.orford.com), noto per i suoi impianti adatti alle famiglie.
Non che non vi siano posti più vicini, in un paio d'ore si raggiungono delle belle località del New Hampshire nella zona delle White Mountains (Lincon, Bretton Woods, ...) ma in questo periodo è difficile trovare posto se non a cifre inaccessibili e comunque abbiamo capito che il Canada è in genere più "abbordabile" in quanto a prezzi per le vacanze.
Nei giorni precedenti alla partenza abbiamo dovuto pensare a recuperare tutta l'attrezzatura: la scelta ovviamente era tra comprare tutto o affittare, ma qui abbiamo scoperto "Play-it-again"( www.palyitagain.com), una catena di negozi di attrezzatura sportiva dove viene venduto materiale di seconda mano: questo è ottimo soprattutto per i bambini, che ogni anno crescono e devono cambiare sci e scarponi. Abbiamo trovato sci e scarponi per tutti e cinque spendendo sicuramente meno di quanto a avremmo dovuto pagare per affittare il tutto per una settimana ... e parliamo di materiale di ottima qualità: Germana si è ricreduta sul fatto che gli scarponi da sci dovessero, per loro natura, far male per loro natura!
La macchina è carica, gli sci sono sul tetto e noi, ci mettiamo in viaggio che comincia a nevicare; poco male, pensiamo, il navigatore dice che in 4 ore siamo a destinazione e poi con calma ci sistemeremo!
Mai previsione fu più sbagliata: ci sono volute 8 ore sotto la neve e con la strada completamente imbiancata per raggiungere la casetta che avevamo affittato sulla riva del " Lac d'Argent"
Nei giorni successivi la neve non è mai mancata ma in alcuni momenti le condizioni erano davvero proibitive e a -22 gradi non era proprio banale sciare.
Così un giorno siamo andati a visitare un´Abbazia benedettina, posto affascinante, ma pensando alle nostre abbazie medioevali ci è sembrata quantomeno in uno stile troppo moderno ...
Tutti gli altri giorni sempre a sciare, su piste larghe e ben curate e adatte a tutti i livelli: anche i piccoli, nonostante lo scorso anno fosse stata la loro prima esperienza con gli sci ai pied,i sono arrivati a fare piste piuttosto impegnative (qui le segnano come nere, ma nulla a che vedere con quanto si trova sulle Alpi)
E dalla cima un panorama fantastico.
Altra nota di merito a questo posto è l'organizzazione:
1. Se non vi sono parcheggi disponibili nelle immediate vicinanze delle piste, è comunque possibile fermarsi per una decina di minuti proprio davanti alle piste, giusto il tempo di smontare l´attrezzatura e la famiglia (con personale che aiuta nell´operazione) e poi andare a parcheggiare ...
2. È possibile indossare gli scarponi all´interno della struttura dove si trova il ristorante e i vari servizi e soprattutto è possibile lasciare li le borse con le scarpe di ricambio fino alla fine della giornata;
3. Nello stesso spazio, organizzato con decine e decine di tavoli e rispettive panche, è possibile consumare e sostare senza limiti temporali, i propri panini senza alcun problema ... ovviamente è a disposizione il servizio se si vuole acquistare un pasto caldo.
Per finire alcune foto del posto che ci ha ospitato
Non che non vi siano posti più vicini, in un paio d'ore si raggiungono delle belle località del New Hampshire nella zona delle White Mountains (Lincon, Bretton Woods, ...) ma in questo periodo è difficile trovare posto se non a cifre inaccessibili e comunque abbiamo capito che il Canada è in genere più "abbordabile" in quanto a prezzi per le vacanze.
Nei giorni precedenti alla partenza abbiamo dovuto pensare a recuperare tutta l'attrezzatura: la scelta ovviamente era tra comprare tutto o affittare, ma qui abbiamo scoperto "Play-it-again"( www.palyitagain.com), una catena di negozi di attrezzatura sportiva dove viene venduto materiale di seconda mano: questo è ottimo soprattutto per i bambini, che ogni anno crescono e devono cambiare sci e scarponi. Abbiamo trovato sci e scarponi per tutti e cinque spendendo sicuramente meno di quanto a avremmo dovuto pagare per affittare il tutto per una settimana ... e parliamo di materiale di ottima qualità: Germana si è ricreduta sul fatto che gli scarponi da sci dovessero, per loro natura, far male per loro natura!
La macchina è carica, gli sci sono sul tetto e noi, ci mettiamo in viaggio che comincia a nevicare; poco male, pensiamo, il navigatore dice che in 4 ore siamo a destinazione e poi con calma ci sistemeremo!
Mai previsione fu più sbagliata: ci sono volute 8 ore sotto la neve e con la strada completamente imbiancata per raggiungere la casetta che avevamo affittato sulla riva del " Lac d'Argent"
Nei giorni successivi la neve non è mai mancata ma in alcuni momenti le condizioni erano davvero proibitive e a -22 gradi non era proprio banale sciare.
Così un giorno siamo andati a visitare un´Abbazia benedettina, posto affascinante, ma pensando alle nostre abbazie medioevali ci è sembrata quantomeno in uno stile troppo moderno ...
Tutti gli altri giorni sempre a sciare, su piste larghe e ben curate e adatte a tutti i livelli: anche i piccoli, nonostante lo scorso anno fosse stata la loro prima esperienza con gli sci ai pied,i sono arrivati a fare piste piuttosto impegnative (qui le segnano come nere, ma nulla a che vedere con quanto si trova sulle Alpi)
E dalla cima un panorama fantastico.
Altra nota di merito a questo posto è l'organizzazione:
1. Se non vi sono parcheggi disponibili nelle immediate vicinanze delle piste, è comunque possibile fermarsi per una decina di minuti proprio davanti alle piste, giusto il tempo di smontare l´attrezzatura e la famiglia (con personale che aiuta nell´operazione) e poi andare a parcheggiare ...
2. È possibile indossare gli scarponi all´interno della struttura dove si trova il ristorante e i vari servizi e soprattutto è possibile lasciare li le borse con le scarpe di ricambio fino alla fine della giornata;
3. Nello stesso spazio, organizzato con decine e decine di tavoli e rispettive panche, è possibile consumare e sostare senza limiti temporali, i propri panini senza alcun problema ... ovviamente è a disposizione il servizio se si vuole acquistare un pasto caldo.
Per finire alcune foto del posto che ci ha ospitato
Iscriviti a:
Post (Atom)