Oggi e' il primo Ottobre: sono
passati esattamente 3 mesi dal giorno in cui sono atterrato al Logan
Bosto Airport. Ho comiciato a conoscere i “meccanismi” americani
dal di dentro, l'efficienza ma anche la formalita', le regole a volte
contorte su cui si basa il sistema.
Ho passato i primi due mesi in giro per documenti e pratiche e certo non e' stata una cosa semplice
semplice (ne il percorso puo' dirsi concluso, anzi …).
E' pero' anche vero che questa e'
una situazione normale per qualunque cittadino che si trasferisce in
un altro paese, fosse anche l'Italia, con l'unica differenza che qui
sono decisamente molto piu' preparati nello gestire queste
situazioni: mi sono trovato a pensare agli immigrati in Italia, anche in maniera regolare, e che quindi devono girare per i vari uffici per avere un codice fiscale, registrarsi all'anagrafe, aprire un conto ... mi
viene sempre in mente la scena di Asterix e Obelix e una delle loro 12 fatiche
A meta' Agosto e' poi arrivata la
famiglia ed allora abbiamo iniziato a vivere la vera vita in questa
parte del mondo e proprio in questi giorni ci e' capitato di
riflettere su quello che abbiamo trovato.
A tutt'oggi non possiamo non
confermare che la nostalgia per cio' che abbiamo lasciato e' tanta;
che la rete e quel micro sistema di relazioni che abbiamo lasciato
non ci manchi o che a volte lo rimpiangiamo per quello che ci dava e
il modo con cui ci si sosteneva reciprocamrente nei momenti di
difficolta' e bisogno.
E' pero' anche vero che abbiamo
visto con i nostri occhi qualcosa a cui avevamo sempre ambito nel
nostro continuo cercare, e che
nel non trovare pensavamo oramai fosse una chimera.
Probabilmente la zona in cui ci
troviamo amplifica alcuni aspetti positivi e ne nasconde altri della
societa' e della cultura americana : parliamo di una nazione che e'
piu' grande di tutta l'Europa ed enormi sono le differenze culturali
tra stato e stato. Mentre vi racconto ho in mente quindi la realta'
di Boston e “ provincia” dove abbiamo trovato un “ambiente
culturale” in cui e' insito nelle persone il rispetto dell'altro e
del bene comune: i giardini pubblici con l'erba verde tagliata di
fresco e senza uno stuzzicadenti per terra, scuole pulite e che
basano tutta la loro forza sulle tasse che i residenti versano alla
municipalita', e sul valore aggiunto del volontariato dei genitori, che
si adopera (anche con una mezoretta al mese) per la comunita
scolastica in diversi modi: gestire la discesa dei bambini dalle
macchine la mattona all'ingresso della scuola, vigilare e aiutare
durante la mensa, offrirsi come “lettori” di storie per una
volta all'anno, organizzare la raccolta di fondi a favore della
scuola.
L'altro giorno notavo un cartello nella metropolitana di Bostono: “La pulizia di questo treno e' pagata con le tue tasse: aiutaci a tenerlo pulito”. Tutti sono consapevoli che magari anche qui le tasse sono piuttosto alte, ma riesci a vederne un beneficio di ritorno: cito i servizi della scuola elementare vengono pagati con le tasse municipali ma il risultato di una alta tassazione e' che la scuola pubblica a cui vanno i nostri figli, praticamente a costo 0 (paghiamo solo la mensa quando non portano il pranzo da casa per 3 dollari al giorno), offre un sostegno ai bambini non anglofoni con tecnici e tutor dedicati, e tanti specialisti ( di lettura, scrittura, spelling, musica, ecc) che supportano il lavoro degli insegnanti. Leggevo nella newsletter che la preside manda tutti i Lunedi', che quest'anno entra a far parte del team della scuola un insegnante come “sign language interpreter”.
Altra cosa che ci ha colpiti e' il rispetto per il valore del “denaro” e di uno stile di non lucro: ci siamo trovati per varie ragioni a dover interrompere una attivita' sportiva che nostro figlio aveva appena iniziato, e abbiamo chiamato la segreteria del centro sportivo per avvisare che non sarebbe piu andato: dopo 5 minuti la quota versata ( 135 dollari) era di nuovo sulla nostra carta di credito.
E' luogo comune affermare che l'italiano e' facile alla relazione
e l'americano tende all'individualismo: non possiamo garantire che
questo non sia di solito vero nella maggior parte dei casi, ma la
nostra brevissima esperienza in questa cittadina di Winchester ci ha
fatto incontrare una comunita' che costantemente si interessa alle
nostre necessita' di famiglia di expat e che fatica ad entrare nei
meccanismi e nella comprensione di una nuova lingua: al di fuori del
suo ruolo di insegnante di un'altra classe, una maestra della scuola
che parla un poco l'italiano si e' presentata ai nostri figli come
punto di riferimento in caso di bisogno; quando qualcuno dei bambini
e' davvero scoraggiato dalla difficolta' di entrare in comunicazione
con gli altri bambini senza conoscere la lingua, lei si e' resa
disponibile in vari modi, anche invitandoci a casa sua dove si parla
italiano: la Preside l'altro giorno ci ha tenuto a presentarci la
sua famiglia: il vice preside la mattina accoglie i bambini a
scuola con il sorriso, e per i nostri si e' “ attrezzato” con
alcune parole di italiano “ Buongiorno” “Dammi il 5”, per
dare anche a loro il suo “ benevenuti”.
Abbiamo incontrato persone professionali, serene, contente di fare
il proprio lavoro, dove non siamo percepiti come “speciali” o
“portatori di problemi”, o di lavoro extra, ma come parte della
loro normalita'.Infine c'e' sicuramente da dire che siamo stati fortunati e, soprattutto grazie alle enormi capacita' di relazione della moglie, abbiamo gia trovato 5 famiglie di italiani che vivono nei dintorni di casa nostra … negli ultimi weekend c'e' sempre stata una cena tra italiani ;-)
Grande Paolo!! Segiure questo vostro blog si rivela ogni volta un'esperienza affascinante, capace dfi regalarmi quei 5 minuti di "viaggio" e di "sogno" per qualcosa che ho sempre intimamente desiderato ma che alla fine non ho mai avuto il coraggio di fare........voi dimostrate un'unità familiare fantastica e che più di ogni altra cosa ritengo sia alla base del successo.....e forse questa è quella che manca a me!! Un abbraccio, Aldo B
RispondiEliminaCertamente non e' tutto oro quello che luccica, ma ogni giorno che mi sveglio ringrazio il cielo di aver messo lungo il cammino delle persone che mi hanno aiutato a trovare la giusta strada ... e, non senza fatica, anche le scelte piu' difficili sono piu' facili quando vengono condivise con chi ti e' al fianco e ti supporta
Eliminaseguire questo blog mi fa sentire come se siete vicino non ci siamo mai sentiti spesso ma quando son a Roma per molto tempo ho sempre cercato di venirvi a trovare...
RispondiEliminaun bacio
Ciao marmottina. Mi fa piacere che questo e' l'effetto che ti fa questo blog. Anche i tuoi commenti e quelli di chi ci segue ci fanno sentire vicini a chi conosciamo direttamente e anche chi non abbiamo mai incontrato, ma con i nostri vecchi amici c'e' sempre un legame che la distanza non puo' e non deve cancellare. Anche noi ti siamo vicini nella tua esperienza lontano dalla NOSTRA citta' natale
Eliminasono Maddalena l'avevi capito vero :)
EliminaE certo .... sei unica
Elimina"Abbiamo incontrato persone professionali, serene, contente di fare il proprio lavoro,..."
RispondiEliminaHa colpito anche me questo... soprattutto l'ultima frase.
Permettimi di aggiungere che la maggior parte e' anche estremamente orgogliosa del lavoro che fa, anche se umile e sottopagato.
Che bello leggervi!!!
RispondiEliminaaspettiamo sempre vostre notizia... e mi piace con Germana chattare su skipe ... ed è come se stesse dietro l' angolo!!!
Ci parlate di un mondo moolto diverso e che non penso sia proprio facile gestire.... comunque il vostro coraggio è entusiasmante.... grazie! Molly
vorrei condividere quello che scrivi...sulla scuola e in genere. Mi piace. Pi piace forma e contenuto. Posso paolo???? Sabrina ....ma cosa chiede poi per continuare (dimostra di non essere un robot?? tutto regolare??)
RispondiEliminaIl tuo blog ci fa sentire vicini.
RispondiEliminaRacconti i sentimenti e le azioni. La nostalgia non ci abbatterà ma aiuterà tutti noi a seguirvi e a condividere ogni vostro passo.
Chissà se in futuro,queste tue pagine, non diverrano un best seller!!!!!!!
capisco tutto quello che scrivi. Lo provo, l'ho provato. TUTTO e qualcosa in più.
RispondiEliminaVi voglio bene!
Ne abbiamo di strada ancora da fare ...
EliminaLascio anche io un commento su questo primo trimestre americano.
RispondiEliminaLa lontananza è pesante anche se la consapevolezza di avere fatto una scelta di lungo periodo ed un investimento per e con la famiglia rendono il fardello più leggero; la tecnologia poi aiuta sempre a restare in contatto....
Chiudo con una battuta: la As Roma é prima in campionato... non accadeva da 5 anni.
Secondo me se non passavate l'oceano non succedeva!!!! :-) j.