giovedì 3 ottobre 2013

October mood

Oggi e' il primo Ottobre: sono passati esattamente 3 mesi dal giorno in cui sono atterrato al Logan Bosto Airport. Ho comiciato a conoscere i “meccanismi” americani dal di dentro, l'efficienza ma anche la formalita', le regole a volte contorte su cui si basa il sistema.
Ho passato i primi due mesi in giro per documenti e pratiche e certo non e' stata una cosa semplice semplice (ne il percorso puo' dirsi concluso, anzi …).

E' pero' anche vero che questa e' una situazione normale per qualunque cittadino che si trasferisce in un altro paese, fosse anche l'Italia, con l'unica differenza che qui sono decisamente molto piu' preparati nello gestire queste situazioni: mi sono trovato a pensare agli immigrati in Italia, anche in maniera regolare, e che quindi devono girare per i vari uffici per avere un codice fiscale, registrarsi all'anagrafe, aprire un conto ... mi viene sempre in mente la scena di Asterix e Obelix e una delle loro 12 fatiche


A meta' Agosto e' poi arrivata la famiglia ed allora abbiamo iniziato a vivere la vera vita in questa parte del mondo e proprio in questi giorni ci e' capitato di riflettere su quello che abbiamo trovato.

A tutt'oggi non possiamo non confermare che la nostalgia per cio' che abbiamo lasciato e' tanta; che la rete e quel micro sistema di relazioni che abbiamo lasciato non ci manchi o che a volte lo rimpiangiamo per quello che ci dava e il modo con cui ci si sosteneva reciprocamrente nei momenti di difficolta' e bisogno.

E' pero' anche vero che abbiamo visto con i nostri occhi qualcosa a cui avevamo sempre ambito nel nostro continuo cercare, e che nel non trovare pensavamo oramai fosse una chimera.

Probabilmente la zona in cui ci troviamo amplifica alcuni aspetti positivi e ne nasconde altri della societa' e della cultura americana : parliamo di una nazione che e' piu' grande di tutta l'Europa ed enormi sono le differenze culturali tra stato e stato. Mentre vi racconto ho in mente quindi la realta' di Boston e “ provincia” dove abbiamo trovato un “ambiente culturale” in cui e' insito nelle persone il rispetto dell'altro e del bene comune: i giardini pubblici con l'erba verde tagliata di fresco e senza uno stuzzicadenti per terra, scuole pulite e che basano tutta la loro forza sulle tasse che i residenti versano alla municipalita', e sul valore aggiunto del volontariato dei genitori, che si adopera (anche con una mezoretta al mese) per la comunita scolastica in diversi modi: gestire la discesa dei bambini dalle macchine la mattona all'ingresso della scuola, vigilare e aiutare durante la mensa, offrirsi come “lettori” di storie per una volta all'anno, organizzare la raccolta di fondi a favore della scuola.

L'altro giorno notavo un cartello nella metropolitana di Bostono: “La pulizia di questo treno e' pagata con le tue tasse: aiutaci a tenerlo pulito”. Tutti sono consapevoli che magari anche qui le tasse sono piuttosto alte, ma riesci a vederne un beneficio di ritorno: cito i servizi della scuola elementare vengono pagati con le tasse municipali ma il risultato di una alta tassazione e' che la scuola pubblica a cui vanno i nostri figli, praticamente a costo 0 (paghiamo solo la mensa quando non portano il pranzo da casa per 3 dollari al giorno), offre un sostegno ai bambini non anglofoni con tecnici e tutor dedicati, e tanti specialisti ( di lettura, scrittura, spelling, musica, ecc) che supportano il lavoro degli insegnanti. Leggevo nella newsletter che la preside manda tutti i Lunedi', che quest'anno entra a far parte del team della scuola un insegnante come “sign language interpreter”.

Altra cosa che ci ha colpiti e' il rispetto per il valore del “denaro” e di uno stile di non lucro: ci siamo trovati per varie ragioni a dover interrompere una attivita' sportiva che nostro figlio aveva appena iniziato, e abbiamo chiamato la segreteria del centro sportivo per avvisare che non sarebbe piu andato: dopo 5 minuti la quota versata ( 135 dollari) era di nuovo sulla nostra carta di credito.

E' luogo comune affermare che l'italiano e' facile alla relazione e l'americano tende all'individualismo: non possiamo garantire che questo non sia di solito vero nella maggior parte dei casi, ma la nostra brevissima esperienza in questa cittadina di Winchester ci ha fatto incontrare una comunita' che costantemente si interessa alle nostre necessita' di famiglia di expat e che fatica ad entrare nei meccanismi e nella comprensione di una nuova lingua: al di fuori del suo ruolo di insegnante di un'altra classe, una maestra della scuola che parla un poco l'italiano si e' presentata ai nostri figli come punto di riferimento in caso di bisogno; quando qualcuno dei bambini e' davvero scoraggiato dalla difficolta' di entrare in comunicazione con gli altri bambini senza conoscere la lingua, lei si e' resa disponibile in vari modi, anche invitandoci a casa sua dove si parla italiano: la Preside l'altro giorno ci ha tenuto a presentarci la sua famiglia: il vice preside la mattina accoglie i bambini a scuola con il sorriso, e per i nostri si e' “ attrezzato” con alcune parole di italiano “ Buongiorno” “Dammi il 5”, per dare anche a loro il suo “ benevenuti”.
Abbiamo incontrato persone professionali, serene, contente di fare il proprio lavoro, dove non siamo percepiti come “speciali” o “portatori di problemi”, o di lavoro extra, ma come parte della loro normalita'.

Infine c'e' sicuramente da dire che siamo stati fortunati e, soprattutto grazie alle enormi capacita' di relazione della moglie, abbiamo gia trovato 5 famiglie di italiani che vivono nei dintorni di casa nostra … negli ultimi weekend c'e' sempre stata una cena tra italiani ;-)

13 commenti:

  1. Grande Paolo!! Segiure questo vostro blog si rivela ogni volta un'esperienza affascinante, capace dfi regalarmi quei 5 minuti di "viaggio" e di "sogno" per qualcosa che ho sempre intimamente desiderato ma che alla fine non ho mai avuto il coraggio di fare........voi dimostrate un'unità familiare fantastica e che più di ogni altra cosa ritengo sia alla base del successo.....e forse questa è quella che manca a me!! Un abbraccio, Aldo B

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    1. Certamente non e' tutto oro quello che luccica, ma ogni giorno che mi sveglio ringrazio il cielo di aver messo lungo il cammino delle persone che mi hanno aiutato a trovare la giusta strada ... e, non senza fatica, anche le scelte piu' difficili sono piu' facili quando vengono condivise con chi ti e' al fianco e ti supporta

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  2. seguire questo blog mi fa sentire come se siete vicino non ci siamo mai sentiti spesso ma quando son a Roma per molto tempo ho sempre cercato di venirvi a trovare...

    un bacio

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    1. Ciao marmottina. Mi fa piacere che questo e' l'effetto che ti fa questo blog. Anche i tuoi commenti e quelli di chi ci segue ci fanno sentire vicini a chi conosciamo direttamente e anche chi non abbiamo mai incontrato, ma con i nostri vecchi amici c'e' sempre un legame che la distanza non puo' e non deve cancellare. Anche noi ti siamo vicini nella tua esperienza lontano dalla NOSTRA citta' natale

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    2. sono Maddalena l'avevi capito vero :)

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  3. "Abbiamo incontrato persone professionali, serene, contente di fare il proprio lavoro,..."
    Ha colpito anche me questo... soprattutto l'ultima frase.
    Permettimi di aggiungere che la maggior parte e' anche estremamente orgogliosa del lavoro che fa, anche se umile e sottopagato.

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  4. Che bello leggervi!!!
    aspettiamo sempre vostre notizia... e mi piace con Germana chattare su skipe ... ed è come se stesse dietro l' angolo!!!
    Ci parlate di un mondo moolto diverso e che non penso sia proprio facile gestire.... comunque il vostro coraggio è entusiasmante.... grazie! Molly

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  5. vorrei condividere quello che scrivi...sulla scuola e in genere. Mi piace. Pi piace forma e contenuto. Posso paolo???? Sabrina ....ma cosa chiede poi per continuare (dimostra di non essere un robot?? tutto regolare??)

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  6. Il tuo blog ci fa sentire vicini.
    Racconti i sentimenti e le azioni. La nostalgia non ci abbatterà ma aiuterà tutti noi a seguirvi e a condividere ogni vostro passo.
    Chissà se in futuro,queste tue pagine, non diverrano un best seller!!!!!!!

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  7. capisco tutto quello che scrivi. Lo provo, l'ho provato. TUTTO e qualcosa in più.
    Vi voglio bene!

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  8. Lascio anche io un commento su questo primo trimestre americano.
    La lontananza è pesante anche se la consapevolezza di avere fatto una scelta di lungo periodo ed un investimento per e con la famiglia rendono il fardello più leggero; la tecnologia poi aiuta sempre a restare in contatto....
    Chiudo con una battuta: la As Roma é prima in campionato... non accadeva da 5 anni.
    Secondo me se non passavate l'oceano non succedeva!!!! :-) j.

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